Green communities delle Marche in azione

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Cinque Unioni montane, cinque strategie d’area in dialogo lunedi 17 luglio a Fabriano

Cinque Strategie di Green Communities in dialogo, cinque Unioni montane, i Sindaci e le comunità di cinque territori appenninici marchigiani. Stanno nella transizione ecologica, energetica, economica, hanno scelto soluzioni per essere nel futuro. E si confrontano. Appuntamento lunedi 17 luglio alle ore 17 a Fabriano, presso la Unione montana Esino Frasassi. E questo Ente, guidato da Giancarlo Sagramola, promuove l’incontro con Uncem Marche e Uncem nazionale, che verrà aperto dal Sindaco di Fabriano Daniela Ghergo. Accanto a Michele Maiani, componente della Giunta nazionale Uncem, ci saranno Giampiero Feliciotti (Presidente Unione montana Monti Azzurri), Fernanda Sacchi (Presidente Unione montana Alta Valle Metauro), Alberto Alessandri (Presidente Unione montana Catria e Nerone), Alessandro Gentilucci (Presidente Unione montana Marca di Camerino). Le conclusioni saranno affidate a Fabio Renzi, Segretario generale della Fondazione Symbola e al Presidente nazionale Uncem, Marco Bussone.

“Un progetto marchigiano, quello presentato dall’Unione dei Monti Azzurri, è stato finanziato dal PNRR – spiega Bussone – altri progetti sono molto validi, efficaci, dicono che la Green Community è per tutti, parte dai Comuni insieme, contagia imprese, comunità, terzo settore, scuole, studenti. Non sono progetti-elenco della spesa. Sono Strategie d’area che toccano temi diversi e li uniscono, dall’agricoltura al turismo, dall’acqua ai rifiuti, fino alla produzione di energia da fonti rinnovabili e al risparmio energetico. Temi solitamente visti dai Comuni separati. Che invece nelle Strategie delle Green Communities si uniscono. Così nei progetti marchigiani, appenninici, alcuni nei crateri sismici, incrociando PNC sisma, altri anche nelle zone delle emergenze ambientali e climatiche del 2022. Le Green Communities compongono il particolare, uniscono, rammendano il territorio. Per questo è importante siano in dialogo e in relazione tra loro. Quella finanziata e quelle non finanziate, per le quali abbiamo già chiesto ai Ministeri guidati da Fitto e Calderoli di attivare 300 milioni di finanziamenti, per dare efficacia e opportunità concreta di attuazione a tutti i 160 progetti italiani, e dunque delle Marche, non finanziati. Per unire e rafforzare l’Appennino, sempre più capace di affrontare le sfide del futuro. Più unito”.

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