Dal Congresso Europeo del Bio in Spagna arrivano le testimonianze di Girolomoni e Fondazione ‘Seminare il Futuro’

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A Cordoba il Congresso Europeo del Biologico organizzato da Ifoam (Federazione internazionale dei movimenti per l’agricoltura biologica) parla anche italiano: hanno portato la loro testimonianza per parlare del futuro del bio la ricercatrice in biobreeding Federica Bigongiali, nonché Direttrice della Fondazione Seminare Il Futuro, e Giovanni Battista Girolomoni, Presidente della omonima cooperativa biologica a pochi passi da Urbino; insieme a loro anche il Professore Raffaele Zanoli, docente universitario presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’Università Politecnica delle Marche.

“È stato un grande piacere partecipare al congresso europeo di Ifoam. La forza di questo settore è quella di essere stato un movimento nato dal basso, che nel crescere ha saputo creare una struttura internazionale e un linguaggio comune – commenta a caldo Giovanni Battista Girolomoni, appena tornato dalla Spagna – Ho portato la nostra storia al congresso, in una sessione in cui si è affrontata la sfida del ricambio generazionale nel movimento del bio. A partecipare con me c’erano Leo Wilhelm (Rapunzel, Germania), Pol Picazos Muniesa (Biocop, Spagna) e Bénédicte Meurens (Meurens Natural, Belgio)”.

Il ricambio generazionale è stato affrontato non solo in termini imprenditoriali, ma anche e soprattutto di valori, portandolo avanti come un vero e proprio credo.

Non poteva mancare tra gli argomenti trattati il tema oggi discusso a livello europeo sulle NGT (nuove tecniche genomiche) di fronte alle quali la ricercatrice Federica Bigongiali mostra la ricerca di nuove sementi portata avanti insieme alla Fondazione Seminare il Futuro: “Selezionare secondo le regole dell’organic breeding ci permette già di ottenere piante adatte a questo sistema di agricoltura nel rispetto dell’uso sostenibile delle risorse naturali e della sicurezza alimentare. Le tecniche d’incrocio tradizionali rappresentano l’alternativa efficace e senza rischi alle NGT, per le quali invece è alto il rischio di provocare danni irreversibili agli ecosistemi.”

La Fondazione Seminare il Futuro dal 2019, costituita dalla Cooperativa Gino Girolomoni, EcorNaturasì Spa,  su iniziativa di quattro importanti realtà del biologico, non solo italiane, tra cui EcorNaturaSì Spa, Libera Fondazione Antroposofica Rudolf Steiner e il centro di ricerca Fonds fur Kulturpflazen-Entwick Lung è all’opera per sviluppare semi adatti ad un’agricoltura biologica, capaci di crescere senza l’impiego di prodotti chimici di sintesi, in grado di adattarsi alle diverse condizioni pedoclimatiche che caratterizzano il nostro Paese, il primo frutto di questo lavoro è la selezione di due nuove varietà di grano duro, attualmente in corso di registrazione.

Estesa sulla collina di Montebello ad Isola del Piano (Pu), la Gino Girolomoni è una cooperativa agricola impegnata nella produzione e commercializzazione di prodotti da agricoltura biologica. L’attività principale è nella produzione della pasta: il modello “dal seme al piatto”, con una intera filiera votata al biologico costruita in 50 anni di lavoro, rende la Girolomoni un caso unico in Italia e in Europa. Erede dell’esperienza straordinaria di Gino Girolomoni, da molti considerato padre del movimento biologico in Italia, che avviò la sua attività pioneristica nel 1971, la nuova generazione prosegue questa storia affascinante fatta di rispetto per la terra, valorizzazione del lavoro e promozione dell’agricoltura sostenibile.

La cooperativa conta 30 soci e 70 dipendenti, e coinvolge nella filiera oltre 400 aziende agricole attraverso la cooperativa Montebello. Il sito produttivo comprende 80 ettari coltivati e lo stabilimento, alimentato ad energia rinnovabile, con mulino, pastificio e magazzini.  L’estero è il mercato principale: Girolomoni esporta oggi in 28 paesi, fra cui i principali sono: Francia, Germania, USA, Spagna, Australia e Giappone.

La cooperativa è parte dell’ “ecosistema Girolomoni”, che comprende anche la Fondazione Girolomoni per la cultura, la cooperativa Montebello per l’agricoltura, l’agriturismo per l’accoglienza e il Consorzio Marche Biologiche per promuovere l’approccio di filiera e la necessità di fare rete. www.girolomoni.it

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