Info ConMarche Bio: la filiera sementiera di qualità per valorizzare l’agricoltura biologica

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Il convegno sulla riforma della Pac, che si è tenuto nei giorni scorsi a Montefelcino, ha chiuso il ciclo di seminari organizzato dal Consorzio Marche Biologiche. Oltre un centinaio gli addetti del settore che hanno partecipato

Semi biologici di qualità per valorizzare la filiera. Si è svolto nei giorni scorsi a Montefelcino (PU), l’ultimo incontro informativo organizzato dal Consorzio Marche Biologiche nell’ambito del progetto Info ConMarche Bio, dal titolo: “Nuovo quadro normativo: PAC seminativi – ecoschemi, nuovo sistema europeo di gestione del rischio in agricoltura e innovazione”. Oltre un centinaio gli addetti del settore agricolo che hanno partecipato all’interessante convegno che ha trattato argomenti importanti e utili per affrontare le sfide future delle aziende che fanno agricoltura biologica: la riforma della Pac seminativi – ecoschemi, la semina in base alle esigenze del mercato, come gestire una rotazione agronomica conforme alla normativa di settore e alla nuova Pac; la gestione del rischio in agricoltura a causa dei cambiamenti climatici e il tema della filiera per la produzione del seme biologico.

«Il progetto di filiera ConMarche Biologiche nasce con l’obiettivo di promuovere i seminatavi biologici nella nostra regione. È un progetto ambizioso- ha dichiarato Francesco Torriani, presidente Consorzio Marche Biologiche-, perché si basa su un programma di investimenti di oltre 7 milioni di euro per rendere la nostra filiera più competitiva, professionale, innovativa e quindi più sostenibile dal punto di vista ambientale ed economico. Una filiera che fa qualità deve iniziare da un seme bio di qualità. Per questo investiamo sulla ricerca di nuove varietà che meglio si adattano alla coltivazione biologica».

«C’è ancora molto lavoro da fare per la filiera sementiera- ha affermato Federica Bigongiali della Fondazione Seminare il Futuro-. Oggi gli agricoltori che fanno agricoltura biologica utilizzano soprattutto semente convenzionali in deroga, ma per raggiungere gli obiettivi della Farm To Fork e avere rese migliori è necessario sviluppare una filiera sementiera tutta biologica con semi di qualità».

Secondo Giovanni Battista Girolomoni, presidente Cooperativa agricola Girolomoni, «per il bio questo è un momento importante, servono però incentivi e filiere».

A questo proposto, per quanto concerne la nuova Pac, il Prof. Francesco Solfanelli dell’Università Politecnica delle Marche, ha rivelato che «ci si aspettava una spinta propulsiva più forte per stimolare il settore e raggiungere l’obiettivo UE del 25% di agricoltura biologica entro il 2030 previsto dalla Farm to Fork. Invece parte dei fondi destinati all’offerta, ovvero i sostegni per gli agricoltori, dovranno essere utilizzati anche per stimolare la domanda, quindi i consumatori. Servono azioni promozionali per far conoscere e incentivare l’acquisto dei prodotti biologici presenti sul mercato».

Il convegno, ospitato presso il ristorante “Il Torchio di Montefelcino”, ha chiuso il primo ciclo di seminari organizzato dal Consorzio Marche Biologiche nell’ambito del progetto Info ConMarcheBio, ai sensi del PSR Marche, Sottomisura 1.2. – Trasferimento di conoscenze ed azioni di informazione, Operazione A “Azioni informative relative al miglioramento economico delle aziende agricole e forestali”.

All’incontro sono intervenuti anche Pierfrancesco Fattori, presidente Montebello Cooperativa Agrobiologica, Lorenzo Razzi Agronomo consulente del Consorzio Marche Biologiche, Barbara Minisci di Confcooperative Fedagripesca e il funzionario della Regione Marche Sergio Urbinati.

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