COP28: definita la posizione dell’UE per il Vertice sul Clima

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Il Consiglio europeo ha ratificato la posizione che l’UE assumerà nel corso della Conferenza sul Clima (COP28) di Dubai, ribadendo nel documento quanto deciso dal Consiglio Ambiente e sottolineando la necessità che le istituzioni siano più proattive nell’affrontare la crisi climatica

In vista della Conferenza delle Parti della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC-COP28) che avrà luogo a Dubai (30 novembre – 12 dicembre 2023), il Consiglio europeo ha approvato il 17 ottobre 2023 le Conclusioni assunte dai Ministri dell’Ambiente (16 ottobre 2023), che fungeranno da posizione negoziale generale dell’UE, evidenziando le opportunità che un’azione ambiziosa per il clima offre per il pianeta, l’economia globale e le persone, e l’importanza di garantire una transizione giusta, che non lasci indietro nessuno, verso economie e società sostenibili, resilienti ai cambiamenti climatici e climaticamente neutre.

Inviamo un messaggio forte ai nostri partner: l’UE è leader mondiale nell’azione per il clima – ha dichiarato Teresa Ribera Rodríguez, Vicepresidente del Governo spagnolo e Ministra della Transizione ecologica e della sfida demografica – A Dubai saremo in prima linea nei negoziati per dare prova del massimo impegno dell’UE a favore della transizione verde e incoraggiare i nostri partner a seguire il nostro esempio. L’UE è una forza trainante del cambiamento e dobbiamo parlare con una sola voce nel mondo. Non possiamo utilizzare le difficoltà come un semplice pretesto per tornare alla situazione precedente all’Accordo di Parigi”.

Maggiore ambizione globale verso la neutralità climatica
Gli Stati membri sottolineano l’importanza di innalzare considerevolmente il livello di ambizione globale affinché l’obiettivo di 1,5 °C resti raggiungibile, in linea con l’Accordo di Parigi.

Rilevando che, collettivamente, i contributi determinati a livello nazionale (NDC) e i relativi aggiornamenti sono attualmente insufficienti per raggiungere l’obiettivo, come evidenziato dal Rapporto di Sintesi rilasciato dal Segretariato UNFCCC all’inizio del mese, viene sottolineato che tutte le Parti avrebbero dovuto rivedere e rafforzare i rispettivi NDC o aggiornare le proprie strategie di sviluppo a lungo termine a basse emissioni di gas serra in vista della COP 28.

In particolare, sottolinea il Consiglio UE, le principali economie avrebbero dovuto innalzare l’ambizione dei propri NDC e aggiornare le proprie strategie a lungo termine per includere un obiettivo di azzeramento delle emissioni nette da raggiungere al più tardi entro il 2050.

In tale contesto, il Consiglio accoglie con favore la presentazione all’UNFCCC di un  NDC aggiornato dell’UE che rispecchia gli elementi essenziali del Pacchetto “Pronti per il 55%“, elementi che sono stati tutti concordati e che consentiranno all’UE di ridurre le sue emissioni nette di gas serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990 e di conseguire la neutralità climatica al più tardi entro il 2050.

Eliminazione graduale dei combustibili fossili e aumento della capacità di energia rinnovabile
Il Consiglio sottolineando che la transizione verso un’economia climaticamente neutra richiederà una graduale eliminazione a livello mondiale dei combustibili fossili non soggetti ad abbattimento e il raggiungimento di un picco nel loro consumo in questo decennio, evidenzia l’importanza di rendere il settore dell’energia prevalentemente privo di combustibili fossili ben prima del 2050, nonché di adoperarsi a favore di un sistema energetico globale completamente o prevalentemente decarbonizzato negli anni 2030, senza lasciare spazio a nuova energia da carbone, dal momento che sono già disponibili misure di riduzione delle emissioni efficaci sotto il profilo dei costi. Chiede inoltre di eliminare gradualmente il prima possibile le sovvenzioni ai combustibili fossili che non affrontano le questioni della povertà energetica o di una transizione giusta.

Il Consiglio sollecita un’azione globale al fine di triplicare la capacità di energia rinnovabile installata per portarla a 11 TW e raddoppiare il tasso del miglioramento dell’efficienza energetica entro il 2030, rispettando nel contempo il mix energetico nazionale di ciascun Paese.  Si sottolinea, inoltre, che la cooperazione con i Paesi in via di sviluppo è fondamentale per affrontare le sfide e garantire i benefici della transizione.

Maggiori sforzi a favore della mitigazione dei cambiamenti climatici e dell’adattamento agli stessi
Il Consiglio enfatizza l’importanza di concludere positivamente il primo bilancio globale (Global Stoketake) alla COP 28, che costituisce un elemento centrale dell’acAordo di Parigi e comprende raccomandazioni specifiche per un’azione rafforzata, immediata e ambiziosa in materia di mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento agli stessi. I Ministri accolgono inoltre con favore l’avvio del programma di lavoro in materia di mitigazione e del programma di lavoro per una transizione giusta, nonché il dialogo sull’obiettivo mondiale di adattamento.

In tale contesto, il Consiglio ribadisce l’importanza che tutte le parti compiano maggiori sforzi per integrare l’adattamento ai cambiamenti climatici e la resilienza agli stessi nelle politiche e nei programmi esistenti in tutti i settori opportuni. Mette in risalto, inoltre, i crescenti sforzi compiuti dall’UE e dagli Stati membri per attuare strategie e piani di adattamento, integrando l’adattamento in tutte le politiche settoriali dell’UE attraverso la Strategia UE di adattamento.

Finanziamenti per il clima per affrontare perdite e danni
Gli Stati membri riconoscono gli sforzi compiuti da molti Paesi e Istituzioni per finanziare una serie di soluzioni volte ad affrontare le perdite e i danni derivanti dagli effetti negativi dei cambiamenti climatici. Dichiarano la necessità di rafforzare le modalità di finanziamento esistenti e prendono atto del potenziale delle banche multilaterali di sviluppo e delle istituzioni finanziarie internazionali a tale riguardo. I ministri invitano tutti i Paesi a intensificare gli sforzi per mobilitare finanziamenti da tutte le fonti al fine di sostenere l’azione per il clima.

Inoltre, l’UE è determinata a collaborare con tutte le parti per:
– continuare a promuovere l’attuazione del quadro di riferimento rafforzato per la trasparenza;
– incoraggiare una discussione inclusiva sul futuro dell’UNFCCC, con particolare attenzione al miglioramento dell’efficienza del processo e all’agevolazione della partecipazione;
– portare avanti l’attuazione ambiziosa del programma di lavoro di Glasgow (COP26) per l’azione di consapevolezza sul clima e del relativo piano d’azione;
– affrontare la dimensione di genere per sfruttare appieno il potenziale delle politiche climatiche;
– promuovere le discussioni nell’ambito del programma di lavoro congiunto di Sharm el-Sheikh (COP27) sull’attuazione dell’azione per il clima nel settore agricolo e della sicurezza alimentare.

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