Le Marche a Parigi per rappresentare la cucina italiana

502

La Regione Marche, dal 13 al 16 novembre parteciperà  alla VIII Settimana della cucina Italiana nel mondo a Parigi. “Benessere con gusto: la cucina marchigiana a Parigi” è il tema scelto per un complesso e articolato programma di iniziative che coinvolge una delegazione economico-istituzionale formata dalla Regione insieme a enti locali, imprese del settore alimentare, esperti, con la partecipazione di ATIM, SVEM e AMAP.

“Le Marche – spiega l’assessore all’Agricoltura e alle Attività produttive Andrea Maria Antonini – sono state scelte dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per rappresentare la Cucina italiana nel Mondo e narrare la qualità dei suoi prodotti. Una scelta non casuale. La regione infatti è riconosciuta come terra di benessere e di qualità della vita, ma anche come terra della biodiversità grazie ai suoi 150 prodotti tradizionali, diversissimi tra loro sia come storia che come dimensione produttiva.   Caratteristiche uniche che si riflettono anche nella gastronomia, espressione di un insieme di “cucine” del territorio rappresentate da ben 8 chef stellati. Le Marche sono inoltre terra di eccellenze: tutti i nostri prodotti più prestigiosi dalla pasta ai formaggi e ai salumi, dalle carni all’olio extravergine di oliva hanno ottenuto la certificazione DOP e IGP così come i vini che vantano 5 DOCG, 18 DOC e 1 IG”.

Fitto, nel corso dei quattro giorni, il programma di eventi dedicati alle imprese del settore agro-alimentare, alla promozione delle Marche e dell’enogastronomia e al rafforzamento della collaborazione tra le municipalità italiane e francesi.

Il principale evento della missione si terrà il 14 novembre all’Ambasciata Italiana per la presentazione della Candidatura UNESCO della cucina italiana alla Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. Oltre alla delegazione della Regione con la presenza del Presidente Francesco Acquaroli, alla stampa e alle autorità e personalità francesi presenti, ad onorare le Marche a Parigi e l’enogastronomia marchigiana saranno il Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, il Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare di Francia Marc Fesneau, Matteo Zoppas, presidente ICE, e l’ambasciatore Liborio Stellino, rappresentante permanente d’Italia presso l’UNESCO. A fare gli onori di casa Emanuela D’Alessandro, ambasciatrice d’Italia a Parigi. Una serata alla quale parteciperanno importatori di prodotti italiani puri e circa 30 ristoratori italiani in attività a Parigi selezionati utilizzando come criterio Guida Michel 2023 e Gambero Rosso nonché 5 titolari di pizzerie selezionati nel Fiftheen Top Pizza.

“Questa iniziativa –sottolinea ancora Antonini – vuole essere un’occasione per far conoscere, non solo agli “addetti ai lavori” e alle personalità francesi invitate, ma anche alla stampa, la qualità dei prodotti marchigiani e l’abilità e la sapienza dei nostri chef nella preparazione delle ricette marchigiane, ancorate alle tradizioni ma interpretate anche con grande innovazione”.

L’evento all’Ambasciata Italiana si inserisce in un’azione di promozione dei prodotti agroalimentari marchigiani più ampia realizzata in collaborazione con l’Agenzia di Parigi dell’ICE. Per un’intera settimana infatti (da lunedì 13 a sabato 18 novembre) in 9 prestigiosi ristoranti e pub nel centro di Parigi sono stati organizzati “Happy Hour” con vini e formaggi marchigiani, ciauscolo, ed olive ascolane. Un evento in cui si darà anche grande risalto alla promozione delle etichette dei nostri produttori. Sempre a sostegno delle imprese agroalimentari, soprattutto per la ricerca di nuovi buyer, è stato organizzato un incontro presso la sede ICE Agenzia di Parigi e un Business tour di due giorni.

Mercoledì 15 novembre invece, nella sede del Consolato Generale d’Italia a Parigi, si svolgerà un momento di incontro istituzionale allo scopo di promuovere lo strumento dei gemellaggi rivitalizzando quelli già in essere o attivandone dei nuovi tenendo conto anche delle opportunità finanziaria che l’Unione europea mette in campo.

 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here