Le recenti questioni socio-sanitarie regionali, opportunamente monitorate, denunciano toni sempre più allarmanti, manifestando con evidenza le proprie continue difficoltà e precarietà.
L’implosione dei servizi dell’Azienda ospedaliera di Torrette, l’affanno dei Pronto Soccorso di tutta la Regione, la mancanza ormai cronica dei medici di base fanno presumere che le liste d’attesa, già critiche, avranno un ulteriore peggioramento.
Non si possono nemmeno nascondere ritardi anche riferiti all’ INRCA.
Ritardi e mancate decisioni relative a funzioni rilevanti nella direzione dell’Ente nel settore sanitario, che nel settore scientifico è attualmente affidata ad una facente funzioni.
Un decreto della Regione Marche ha cancellato il finanziamento di tre milioni per il completamento del centro “Falconi” di Appignano di Macerata dell’INRCA con il rischio di fare saltare tutto il programma di ricostruzione.
La Regione ha anche spostato nell’anno 2025, escludendo dal bilancio 2024, lo stanziamento di quasi tre milioni per il nuovo ospedale INRCA di Camerano, appesantendo ulteriormente il ritardo storico per il plesso anconetano, il cui originario finanziamento governativo risale addirittura al 1988.
Provvedimento che si aggiunge ad altri ritardi, con conseguente aumenti di spesa.
Per questi motivi la Regione Marche, ad oggi, ci sembra non dimostrare coerenza e tutela nei confronti della politica sociale a sostegno degli anziani e delle figure più deboli.
La CNA Pensionati, sicura di interpretare il sentimento di tutti gli anziani di Ancona e delle Marche, ritiene che l’INRCA vada difesa e potenziata.
La CNA Pensionati di Ancona si augura che ci sia una inversione di tendenza e solidarizza con i medici di Torrette che stanno denunciando la gravità delle mancanze del più importante Ospedale delle Marche