Industria 4.0: entro il 2025 il 34% delle imprese italiane in ambito produttivo prevede di investire nella digitalizzazione dei processi

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Le imprese italiane sempre più interessate a investire in automazione e robotica
Introdotto per la prima volta nel 2011, il termine “Industria 4.0” fa riferimento a quella che è stata definita la “quarta rivoluzione industriale”, caratterizzata dall’integrazione di tecnologie avanzate come l’Internet of Things, l’intelligenza artificiale e software innovativi di analisi dei dati nell’ambito della produzione industriale.
Nel corso degli anni, questo termine è diventato comune e sempre più utilizzato nelle discussioni relative al futuro del comparto manifatturiero e della produzione industriale.
Secondo i dati forniti dal Centro Studi delle Camere di Commercio G. Tagliacarne, entro il 2025 il 34% delle imprese italiane in ambito produttivo oggetto dello studio investirà nella digitalizzazione dei processi. Emerge, inoltre, che il 60% delle imprese acquisterà tecnologie abilitanti principalmente per migliorare l’efficienza interna, mentre il 24,1% punterà a investire nella robotica e nella simulazione tra macchine.

Industria 4.0: quali sono le competenze più ricercate?
Gli investimenti legati all’Industria 4.0, tuttavia, non si limitano all’adozione di nuovi strumenti innovativi, ma comprendono anche l’acquisizione di competenze in grado di agevolare la transizione verso l’automazione. Attraverso un’analisi del proprio database, Ingenn, la società di Head Hunting unicamente focalizzata nella ricerca e selezione di profili tecnici e ingegneri, ha individuato le competenze più richieste nel campo dell’automazione industriale; tra queste: conoscenza delle principali tecniche di automazione, conoscenza approfondita dei macchinari più moderni, capacità di condurre analisi predittive attraverso software specifici e di adattare tali conoscenze al settore di riferimento.

Ingenn ricerca figure specializzate per l’Industria 4.0
In questo contesto, ricercare personale qualificato specializzato nella robotica e nell’automazione potrebbe costituire una sfida significativa per le organizzazioni del comparto. “Negli ultimi anni la tecnologia ha assunto un ruolo sempre più centrale in ambito produttivo, poiché l’automazione e l’ottimizzazione basata sui dati consentono di migliorare l’efficienza, la flessibilità e la produttività delle imprese. Di conseguenza, le aziende sono sempre più alla ricerca di professionisti che possano contribuire in maniera significativa alla transizione verso l’automazione dei processi produttivi” racconta Umberto Petri, Executive Director di Ingenn. “Automation Engineer, PLC Programmer e tutti i ruoli coinvolti nella fase di Commissioning e avvio di impianti sono tra i profili più richiesti dal comparto manifatturiero e della produzione industriale in questo momento”.

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