Per il 2024 Risposte Turismo stima che l’Italia potrebbe raggiungere un nuovo record di passeggeri accolti, pur superando di poco i volumi di traffico segnati nel 2023 (13,8 milioni di passeggeri con oltre 5.200 toccate nave in 60 porti italiani). Ci si attende quindi un assestamento nel numero dei crocieristi (+0,1% 2024/2023) e una più decisa crescita per quanto riguarda gli accosti (+6%).
Il quadro complessivo è frutto di uno scenario diversificato, con alcuni scali che si accingono a registrare un nuovo record nei volumi di traffico ed altri che accoglieranno meno passeggeri di quanti accolti nel 2023.
L’Italia ha registrato nel 2023 una crescita del 48% rispetto al 2022 per quanto riguarda i volumi di passeggeri movimentati nei porti, evidenziando al tempo stesso un più contenuto incremento nel numero degli accosti (+0,3%). Complessivamente i passeggeri movimentati sono stati 13,79 milioni con oltre 4.900 call registrate in 61 scali.
Nel 2023 sono oltre 2 milioni i turisti crocieristi che si sono imbarcati in porti italiani. Civitavecchia consolida il suo ruolo di primo porto italiano, con oltre 3,3 milioni di crocieristi movimentati (un quarto del totale nazionale).
Sin dal 2010 Risposte Turismo, società di ricerca e consulenza a servizio della macroindustria turistica, realizza e pubblica lo short report Speciale Crociere, il quale presenta le statistiche aggiornate sull’anno concluso e le previsioni sull’anno corrente per l’industria crocieristica italiana.
Francesco di Cesare, Presidente di Risposte Turismo, commenta: “l’industria crocieristica mondiale ha ripreso a crescere, attenta oggi più di ieri ad una serie di priorità e criticità (dal rapporto con le comunità locali alle riduzioni degli impatti ambientali, e non solo) la cui gestione rappresenta ormai una necessità più che un vantaggio competitivo su altre forme di vacanza. L’Italia resta tra i leader mondiali come destinazione e come sistema di offerta, e sempre più la crocieristica assume i tratti di una produzione capace di rappresentare un modello per altri comparti della macroindustria turistica. Oggi il livello di competenza sul tema da parte non solo degli operatori ma anche dei rappresentanti delle destinazioni interessate dagli itinerari delle navi è decisamente più alto di quanto registravamo 10 o 15 anni fa”.
Le previsioni 2024. Le prospettive per il 2024 prevedono un’ulteriore, ancorché marginale, crescita del traffico crocieristico in Italia, puntando a segnare un nuovo record nel numero di passeggeri e toccate nave accolti. I primi portandosi a circa 13,8 milioni, le seconde a circa 5.200 (+6% 2024/2023).
Alcuni porti dovrebbero raggiungere un nuovo record di traffico, come Civitavecchia (+0,5% passeggeri 2024/2023), Napoli (+3%) e Palermo (+6,4%).
Le classifiche 2024.Tra i porti italiani, Civitavecchia continua a posizionarsi al vertice con 3,3 milioni di passeggeri, registrando una sostanziale stabilità rispetto al 2023. Seguono Napoli e Genova, distanziati da circa 200.000 passeggeri, con lo scalo partenopeo a prevedere una crescita del 3% sia per passeggeri che per toccate nave, e quello ligure ad attendersi una riduzione di circa il 10% in entrambe le variabili. Segue al quarto posto Palermo, che nel 2024 dovrebbe superare per la prima volta il milione di passeggeri (+6,4% 2024/2023) con 245 toccate. In termini assoluti le variazioni più consistente dovrebbero essere registrate da Livorno, Cagliari e Messina (rispettivamente
+160.000, +150.000 e +125.000 movimenti passeggeri). I tre principali porti liguri, tutti presenti nella top 10 del 2024, sono accomunati quest’anno da una prevista riduzione di traffico (sia passeggeri che call) che potrebbe portare il totale regionale a scendere di poco sotto la soglia dei 3 milioni. Non è esclusa ad ogni modo una variazione – in aumento – nelle prossime settimane se dovesse essere confermato qualche ulteriore riposizionamento di navi da crociere a causa delle attuali tensioni geopolitiche in alcune aree del mondo.
Saranno 16 i porti che accoglieranno più di 100.000 passeggeri, con Brindisi a sfiorare quest’anno
tale soglia che non sarà invece raggiunta da Siracusa.
Top 20 Mediterraneo nel 2023. Nel 2023 Barcellona si è confermato il primo porto del Mediterraneo, distaccandosi di circa 200.000 passeggeri da Civitavecchia, dato molto simile a quello degli anni precedenti: il porto catalano ha accolto circa 3,5 milioni di passeggeri con 804 accosti mentre quello italiano 3,3 milioni con 809 accosti. Il podio si completa con Marsiglia con 2,6 milioni di crocieristi movimentati, in forte crescita sul 2022 (+76%), seguita da Palma de Mallorca con 1,9 milioni. In totale, i primi 20 porti del Mediterraneo (di cui 9 italiani) hanno sfiorato i 26 milioni di passeggeri e raggiunto le 9.000 cruise call, segnando rispettivamente una crescita del 51% e del 6,8% sul 2022.
A livello regionale nel 2023. Nel 2023 Liguria e Lazio si sono contese il titolo di prima regione crocieristica d’Italia, con la prima ad aver accolto 3,37 milioni di passeggeri e 790 call in 7 porti e la seconda 3,32 milioni e 844 call in 3 porti (il 99% del traffico è concentrato a Civitavecchia). Segue la Sicilia con quasi 1,9 milioni di passeggeri, superando di poco la Campania (circa 80.000 passeggeri movimentati). Le prime tre regioni hanno concentrato il 62% del traffico passeggeri e il 51% degli accosti. Sono solo due le regioni con affaccio sul mare che non hanno accolto traffico crocieristico: Basilicata e Molise.
Le classifiche degli homeport e dei porti di transito nel 2023. Civitavecchia è anche il primo porto per volume di crocieristi imbarcati e sbarcati (1,6 milioni). Segue a distanza Genova, con 625.000 crocieristi coinvolti in operazioni di home in/out. Al terzo posto Savona, con 5 passeggeri su 10 ad essersi imbarcati o sbarcati nel porto ligure (quasi il 60% del totale del traffico accolto). Volendo considerare le quote percentuali, la classifica vede ai primi posti tutti porti dell’Adriatico con Venezia (88% del totale), Ravenna (85%), Chioggia (81%), Monfalcone (69%) e Trieste (63%). In totale, i crocieristi che hanno iniziato una crociera nei porti italiani sono stati oltre 2 milioni.
“Se per alcuni le previsioni per il 2024 – continua Francesco di Cesare – dopo le accentuate variazioni positive degli ultimi due anni, possono rappresentare una battuta d’arresto, per noi di Risposte Turismo, come abbiamo avuto già modo di sottolineare, sono da vedere come una occasione per consolidare le proprie posizioni e riflettere su se, come, e a quali condizioni puntare a crescere nelle prossime stagioni. Non è affatto detto, infatti, che la crescita dimensionale debba rappresentare sempre un obiettivo. Perché lo sia, vi devono essere le giuste condizioni. Tra esse, la capacità del sistema di offerta di accogliere più passeggeri, adeguate infrastrutture di mobilità per non mettere in difficoltà le dinamiche di spostamento di chi in quelle destinazioni vive e lavora, la volontà di leggere e gestire l’intero turismo, di cui la crocieristica fa parte, come unico fenomeno ancorché alimentato da diverse componenti. Che l’Italia sia destinata a restare tra i paesi leader della crocieristica non v’è alcun dubbio. La sfida starà su come vorrà e saprà gestire un fenomeno comunque destinato a crescere e a cambiare”.