Le rinnovabili crescono ancora

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«I numeri dell’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili dimostrano che le rinnovabili hanno superato tutte le possibili aspettative: la capacità mondiale di generazione di energia da fonti green continua ad aumentare, sfiorando i 3.400 gigawatt, con un incremento annuale di nuova capacità rinnovabile pari al 10% ripartito tra energia solare (48,8%), eolico (42,7%), idroelettrico (7,7%), bioenergia (0,7%) e geotermia (0,1%)» mettono in evidenza gli analisti di Multicompel Technology, società specializzata nell’installazione di impianti fotovoltaici e solari termici in edifici ed in altre opere di costruzione.

Con sede in Abruzzo ed operativa in tutta Italia, la società fondata da Edi Lala è impegnata nel sostenere la transizione energetica delle nostre aziende, con un particolare focus sul solare fotovoltaico. Perché le energie rinnovabili costituiscono l’unica via verso un futuro migliore, più equo e più sostenibile.

La tendenza per i prossimi anni resterà quella di una crescita trainata dal solare, l’unica fonte verde che ha ancora una grande capacità di espansione.

Per il 2024, Multicompel Technology prevede un ulteriore +10% di capacità mondiale di energia rinnovabile. Una percentuale che in Italia sarà ancora più elevata: +19,5% prevedono gli analisti. Soprattutto in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia, che sono state le prime regioni in Italia a sostenere con provvedimenti normativi ad hoc la produzione ed il consumo collettivo.

Insomma la rivoluzione verde parte dal Sud. Ed è proprio la transizione energetica il fattore che renderà le aziende meridionali più competitive di quelle del Nord Italia dove si è invece verificata una vera e propria ecatombe di grandi imprese industriali, che non sono riuscite a saltare sul treno dell’«economia della conoscenza», basata sulle risorse intangibili, sul know-how e sulle competenze distintive.

Quelle del Sud sono state anche le prime regioni a sostenere la legge base numero 8/2020 —la cui origine normativa risiede in una direttiva europea sulle rinnovabili— testo di conversione di un decreto che ha introdotto nel nostro ordinamento il concetto di autoconsumo collettivo e di comunità energetica.

E se il capitalismo familista che caratterizza le nostre imprese non ha fatto che aggravare la situazione, impedendo la crescita e lasciando le industrie più avanzate del Nord-Est in un ecosistema ormai compromesso, incapace di una vera transizione, la transizione può oggi avvenire nelle fortunate regioni del Sud dove la maggiore disponibilità di risorsa solare può rendere le aziende veramente competitive, se si riusciranno ad adottare i giusti modelli di sviluppo.

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