Contrarietà al raddoppio centrale di Krsko

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“Dopo questo incidente, per fortuna senza
conseguenze, ribadiamo le perplessità, per non dire contrarietà,
all’ipotesi del raddoppio della centrale di Krsko2, perché, oltre
all’elevato rischio sismico, pensiamo che per concretizzare uno
sviluppo sostenibile nell’area bisogna prevedere una propensione
nell’utilizzo di energie rinnovabili, nella formazione di
comunità energetiche e nell’apertura civile al dibattito non
ideologico sul nucleare pulito, con tecnologie di quarta
generazione”.

Lo ha detto oggi a Trieste in sede di Consiglio regionale
l’assessore alla Difesa dell’ambiente Fabio Scoccimarro
rispondendo a un’interrogazione sulla perdita dell’ottobre 2023
alla centrale nucleare di Krsko, in Slovenia.

Come ha spiegato il rappresentante della Giunta regionale, da
venerdì 6 ottobre a lunedì 9 ottobre 2023, l’Arpa (Agenzia
regionale per la protezione per l’ambiente) ha intensificato i
controlli sulla radioattività in aria e i monitoraggi
straordinari non hanno rilevato alcuna anomalia.

“Una volta ultimate le procedure di shutdown, cioè a conclusione
della procedura di spegnimento dell’impianto, l’Arpa ha ripreso
la normale programmazione dei controlli che prevedono comunque un
monitoraggio continuo. Non vi sono state in sintesi alterazioni
nei dati, dunque, né nel periodo in cui è stata comunicata la
problematica, né – ha concluso l’assessore – al termine dello
spegnimento dell’impianto”.

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