Banche: Fabi Marche, per territori fondamentale coesistenza tra grandi gruppi e piccoli istituti

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“La liquidità è un fattore fondamentale per lo sviluppo delle imprese. Le dichiarazioni del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli sul rapporto tra il sistema bancario e il tessuto economico marchigiano confermano le preoccupazioni espresse più volte, soprattutto dopo la “risoluzione” di Banca Marche, che ha privato il nostro territorio di una banca regionale molto forte”.

Lo ha dichiarato la FABI della Regione Marche, il più rappresentativo Sindacato del Settore del Credito, commentando le dichiarazioni del presidente Acquaroli in occasione della presentazione dei dati delle imprese marchigiane elaborati da CNA e Confartigianato.

“La FABI è pienamente consapevole che una banca regionale ha una diversa sensibilità verso il suo territorio di riferimento rispetto ai grandi gruppi nazionali ed internazionali, soprattutto verso le realtà più marginali e “meno profittevoli”.

Proprio per questo apprezza il ruolo che sta svolgendo il Sistema delle BCC marchigiane, aziende profondamente radicate nei singoli territori di riferimento che, in questo frangente storico nel quale i grandi gruppi bancari ridimensionano la loro presenza fisica attraverso la chiusura di un gran numero di sportelli, consolidano il loro radicamento attraverso uno sviluppo costante, seppur ancora limitato, della loro rete di filiali”, aggiunge la FABI marchigiana.

Le BCC pur essendo inserite in grandi holding nazionali (Iccrea in primis) restano, comunque, delle microrealtà, allo stato attuale non sempre sufficienti a colmare il vuoto lasciato negli ultimi decenni dall’azzeramento di tutte le più importanti realtà creditizie della regione, Banca Marche e non solo.

Sacrosanta, quindi, l’affermazione di una regione “orfana di Banca Marche” sulla quale la FABI auspica che venga avviato un non più procrastinabile confronto tra tutte le realtà economico-sociali marchigiane.

Tutto ciò alfine di dare risposte concrete a quello stato di assenza di un efficace sostegno così ben sintetizzato dal presidente Acquaroli, che risulterà indispensabile anche per la gestione delle risorse del PNRR.

 

 

 

La Proposta:

 

Si rende urgente discutere dei seguenti temi:

  • Come gestire i fondi PNRR e avere centri di consulenza sul territorio per imprese ed enti pubblici;
  • Avere direzioni e anche uffici che gestiscano sul territorio il delicato tema del recupero credito, con la consueta professionalità dei Colleghi, e avendo conoscenza del territorio, di privati e imprese;
  • Utilizzare lo smart working e il coworking per sviluppare occupazione anche ai fini di una strategia per ripopolare le aree interne;
  • Contrastare la continua chiusura di sportelli bancari sul territorio;
  • Elaborare una strategia di presenza di direzione locali nel Territorio;
  • Confronto con gli Istituti Bancari, Casse di Risparmio e Credito Cooperativo presenti in Regione per migliorare e concretizzare la strategia di sostegno al territorio marchigiano.

Dopo il tramonto degli storici Istituti di Credito della Regione sarà importante ridisegnare l’intero sistema creditizio marchigiano.

Da un lato occorrerà ragionare su come valorizzare al meglio la storia ed il radicamento di tante piccole aziende del Credito Cooperativo in un quadro maggiormente sinergico tra loro per continuare la grande tradizione delle importanti aziende a vocazione regionale, che tanta parte per decenni hanno avuto nella crescita dell’intera economia marchigiana.

Dall’altro sarà urgente avviare un confronto con i grandi gruppi, indispensabili a garantire futuro e ulteriore crescita al nostro tessuto economico-produttivo, chiedendo loro un’attenzione sempre maggiore ai nostri territori.

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