Un bilancio sull’indennizzo diretto

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E’ giunto il momento di fare un bilancio sul Codice delle Assicurazioni e in modo particolare sulla sua principale novità: la procedura di cosiddetto “indennizzo diretto”. Ambiziosi gli obiettivi che la nuova legislazione si proponeva e che potevano individuarsi nell’implementazione di nuove logiche liquidative, nel ricorso a soluzioni contrattuali innovative e incentivanti, nel conseguente allargamento del confronto concorrenziale tra le imprese, nella prevenzione delle frodi, nella velocizzazione dei risarcimenti, nella deflazione del contenzioso e nel contenimento degli oneri derivanti da un eccessivo ricorso all’intermediazione legale. Non sempre raggiunti i risultati, anche se la nuova procedura ha coperto la grande maggioranza dei sinistri risarciti nel triennio e ha quindi rappresentato un importante momento di sintesi del sistema.
I premi assicurativi, invece, specie per alcune categorie di clientela, non sono diminuiti, evidentemente a esito delle rilevazioni effettuate che denotano segnali preoccupanti in modo particolare sul fronte delle frodi e su quello dell’aumento degli oneri per il risarcimento danni, specie per le cosiddette “micropermanenti”.
Va detto che le metodologie liquidative non sembrano essere sostanzialmente mutate rispetto al passato, né sono cambiati i modelli o le prassi negoziali. Nonostante le chiare indicazioni fornite dal Codice delle Assicurazioni e dalle Sezioni Unite della Suprema Corte, il tema di risarcimento nel campo del danno alla persona rimane incerto. Quanto, invece, al delicato problema delle frodi, la procedura di indennizzo diretto non sembra aver risolto le precedenti criticità, avendole, anzi, ulteriormente alimentate. Le particolari procedure di accertamento delle responsabilità previste dalla C.A.R.D. (Convenzione tra Assicuratori per il Risarcimento Diretto) scontano le difficoltà di istruire correttamente le pratiche nei tempi ristrettissimi accordati dalla legge alle imprese al fine di formalizzare l’offerta liquidativa; di qui la previsione di una dialettica istruttoria (tra la compagnia del responsabile e quella dell’assicurato danneggiato) destinata a esaurirsi in trenta giorni e fondata, in taluni casi, su pericolosi sillogismi presuntivi.
Ciò favorisce il consolidamento di determinati automatismi liquidativi, talvolta favoriti dalle logiche del rimborso “a forfait” (dall’impresa debitrice a quella gestionaria) e sovente scollegati dall’effettiva situazione di responsabilità.

Now, let’s make an assessment about the Assurances Code
Ambitiousness the aims that the new law proposed: the realization of new logical liquidity, recourse to innovative and stimulating contractual solutions, the increase of the competitive comparison between enterprises, prevention evasion, the speeding of compensations, deflation of the dispute and control of the costs coming from an great resource to the legal mediation. The results not always caught up, even if the new procedure has covered the majority of the accidents indemnified in the three year period. The insurance prizes, instead, above all for some customers categories, are not decreased. The liquidity methodologies, not seem to be substantially changed compared to the past, neither the models or the negotiation procedures are changed. In spite of the clear indications given by the Code of the Assurances and the United Sections of the Supreme Court, the matter of compensation about the damage to the person remains uncertain. About the thorny problem of the cheats, the procedure of direct indemnification does not seem to have resolved the previous criticality, but, indeed, it has further increased them.

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