Sclerosi multipla: per muovere l’Italia si ricorre alle Iene

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Non si conosce con certezza l’origine della sclerosi multipla. Si è sempre pensato che fosse neurologica, ma oggi gli studi del prof. Paolo Zamboni, dell’Università di Ferrara, hanno aperto la strada a un’altra ipotesi: quella cardiovascolare, attraverso un’altra malattia non ancora riconosciuta in Italia, ma diventata famosa grazie a Giulio Golia delle IENE e identificata con un acronimo, CCSVI, ovvero insufficienza venosa cronica cerebrospinale, in pratica “stenosi malformative di varia foggia che colpiscono le vene giugulari interne e altre vene cerebrali, associandosi in modo preoccupante alla sclerosi multipla”, ovvero malformazioni di alcune vene che invece di far defluire il sangue normalmente verso il cuore, creano dei ristagni nel cervello. Sono proprio queste malformazioni e i relativi ristagni di sangue che potrebbero essere all’origine della sclerosi multipla e il riscontro è piuttosto evidente nelle
sperimentazioni del prof. Zamboni. La IUP, una delle più grandi organizzazioni scientifiche del mondo che si occupa di patologia venosa, ha inserito l’origine delle stenosi della CCSVI tra le malformazioni venose
di tipo trunculare, ovvero tra quelle che si sviluppano fra il 3° e il 5° mese di vita intrauterina e ha inserito la CCSVI nel documento di consenso internazionale, riconoscendone la diagnosi e la terapia (Montecarlo, settembre 2009). La soluzione? Un ecodoppler per la diagnosi, verificare cioè l’occlusione delle vene e una “semplice” angioplastica (che viene utilizzata per alcune patologie coronariche con stenosi delle arterie, mediante l’inserimento di un catetere con un piccolo palloncino) per liberarle. Ma quello che conta è che i malati di sclerosi multipla e
di CCSVI che si sono sottoposti al trattamento hanno immediatamente riscontrato giovamenti importanti, come appunto è stato possibile vedere nei tre servizi delle IENE. Per una volta l’Italia è all'avanguardia nel mondo per capacità e valore scientifico, lo hanno riconosciuto tutti… tranne il ministro della Salute per il quale tutto
ciò, al momento, non ha ancora valenza, anzi la CCSVI non è ancora una malattia riconosciuta! Pur se l’angioplastica è un tipo di intervento coperto dal Servizio Sanitario Nazionale, c’è numerosa letteratura
scientifica in relazione alle arterie, non alle vene. E il problema non si era nemmeno posto, finché non è intervenuto
Giulio Golia. Già, perché va a finire che ormai in Italia non si fa più niente senza l'intervento di alcuni programmi televisivi come Striscia o LE IENE e forse non è proprio un caso se l’attenzione generale su questa malattia e soprattutto sulla fase di sperimentazione della ricerca del prof. Zamboni sia stata posta con grande risalto
proprio dopo i servizi andati in onda sulle reti Mediaset. Per fortuna già prima di tutto questo, la sensibilità di una Fondazione, come quella della CARIMA (Cassa di Risparmio di Macerata), aveva aperto spiragli di speranza: con uno stanziamento di fondi per acquistare l’apparecchiatura per effettuare un ecocolordoppler all’ospedale di Civitanova Marche e con il finanziamento di corsi di aggiornamento per i medici del reparto di emodinamica dell’ospedale di Macerata, corsi che saranno tenuti direttamente dal prof. Zamboni. "La nostra Fondazione – ci ha spiegato il presidente, dott. Franco Gazzani – fin dal febbraio di quest'anno ha ritenuto opportuno supportare le ricerche del prof. Zamboni sulla correlazione fra CCSVI (insufficienza venosa cronica cerebro-spinale) e la sclerosi multipla, in quanto fortemente innovative e meritevoli di grande attenzione visti i primi risultati interessanti avuti successivamente al primo studio effettuato su 65 pazienti e finanziato dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Bologna. Per questo, come primo concreto atto per promuovere sul nostro territorio un'attenzione a tali problematiche, è stato acquistato e donato all'Ospedale di Civitanova Marche un ecocolordoppler con il quale, da maggio a tutt'oggi, è stato possibile avviare un primo screening su molti pazienti volontari, per verificare la correlazione fra CCSVI e SM.Dopo questa prima fase, che peraltro sta ancora continuando con richieste provenienti da tutta Italia, la nostra Fondazione ha promosso, attraverso la Regione Marche uno studio/ricerca gestito dal prof. Zamboni con lo scopo di allargare l'analisi delle ricadute e degli eventuali benefici della nuova metodologia clinica a un numero di casi più ampio e rappresentativo del precedente. Con delibera della Giunta regionale delle Marche del 20 di settembre è stata, dunque, autorizzata la realizzazione di uno studio, curato dal prof. Zamboni, che interesserà 250 pazienti marchigiani coinvolgendo gli Ospedali di Pesaro, Civitanova Marche e Macerata". Proprio nel documento istruttorio attraverso il quale si è giunti alla delibera n.1359, si legge: “La presenza di insufficienza
venosa cronica cerebrospinale (CCSVI) non è indifferente, ma impatta significativamente la fisiopatologia dei
fluidi a livello cerebrospinale. Tale insufficienza venosa sembra avere ripercussioni significative sullo sviluppo della sclerosi multipla”. Ma questi studi effettuati dal prof. Zamboni hanno bisogno di “una validazione scientifica su un numero significativo di soggetti, prima di mettere a regime tale operatività”. Secondo il prof. Paolo Zamboni va sottolineato come “il ritardo degli studi randomizzati porta le persone malate a fare errati viaggi della speranza”, ma contemporaneamente va anche notata “la forza travolgente dell’interesse dei pazienti a livello internazionale”.

Multiple sclerosis: in order to shake Italy it’s need to call the tv show “Le Iene”

The origin of the multiple sclerosis (MS) is still unknown. It always believed that it was neurological cause, but today the research made by prof. Paolo Zamboni, of the University of Ferrara, have gave another hypothesis: that cardiovascular cause, through another disease not still recognized in Italy, but become famous thanks to Giulio Golia of the tv show “Le Iene” and identified by the acronym, CCSVI that means Chronic cerebro-spinal venous insufficiency, malformed blood vessels that instead normally flow down the blood towards the heart, creates of the stagnations in the brain. The solution? The transcranial doppler for the diagnosis and the angioplasty in order to free the veins. The sick of MS and CCSVI, treated to the treatment, have had benefits as it has been looked in the three services of the tv show “Le Iene”. For the first time Italy is at vanguard in the world, everybody are agree…exceptthe minister of the Health. But, fortunately, the sensibility of a Foundation, Cassa di Risparmio of Macerata, gives hope to the sick. "Our Foundation – declared the president Dr. Franco Gazzani, – has supported the prof. Zamboni research’s about the relation between CCSVI and the multiple sclerosis, as innovative and deserving of great attention after the first interesting results on 65 patients, financed by Foundation of Cassa di Risparmio of Bologna. For this reason it has been purchased and given at the Hospital of Civitanova Marche an ecocolor Doppler, from May until now, it has been possible to start a first screening on many voluntary patients, in order to check the relation between CCSVI and SM. After this first phase, our Foundation has promoted, through the Marches region, a study/research made by prof. Zamboni with the aim to increase the analysis of the relapse and the possible benefits of the new clinical methodology. After the decision of regional Committee Marches of 20th September it has been authorized the realization of a study, by prof. Zamboni, that will involve 250 marches patients in collaboration with the Hospitals of Pesaro, Civitanova Marche and Macerata".

www.ccsvi-sm.org

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