Il super porto Trieste – Monfalcone

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Era il dicembre 2010, quando Unicredit Logistics alla Farnesina ha presentato un progetto per il rilancio del sistema portuale italiano, una sorta di modello Unicredit sulle infrastrutture e sulla logistica, affiancato al progetto della Piattaforma di Trieste e Monfalcone. Un superporto che metta in connessione l’Adriatico con i territori del Baltico e concentri i traffici in Italia e non in Slovenia (Paese che si era candidato con il porto di Koper). Dell’ampliamento del porto di Monfalcone si parla da tempo e c’è particolare attesa, soprattutto da parte di operatori marittimi (tra tutti Maersk e MSC), perché costituirebbe una sorta di porta di accesso ai mercati del Centro ed Est Europa in grado di moltiplicare il traffico delle merci, risparmiando al tempo stesso 440 mila tonnellate annue di emissioni di CO2 (un risparmio medio di 138,1 kg/TEU). In pratica, oltre all’effetto moltiplicatore, il progetto sarebbe anche un bel sospiro di sollievo per l’ambiente! Ovvio che c’è bisogno di accelerare la realizzazione delle infrastrutture essenziali, anche per non perdere il treno; ovvio che si necessita di una governance più efficace dei mercati e dei sistemi portuali, al fine di garantire il rispetto del diritto europeo di concorrenza e dei principi di certezza del diritto e della tutela del legittimo affidamento; ovvio che si ha bisogno dell’alleanza con società di trasporto e logistica che investano sulle infrastrutture e si impegnino a riequilibrare i traffici sul Mediterraneo… Il nuovo gateway, interamente automatizzato, sarà in grado di movimentare fino a 3,2 milioni di TEU. Un progetto che si integra con il potenziamento, già in atto, del gateway di Vado Ligure, cuore dell’alleanza fra APM Terminals (Gruppo Moller Maersk) e Unicredit, volta allo sviluppo di un’alternativa credibile ed efficiente ai porti del Northern Range
(Rotterdam, Anversa, Amburgo, Le Havre, ecc.). Le due infrastrutture portuali (Trieste – Monfalcone e Vado Ligure) saranno in grado di valorizzare ancor di più l’Italia come porta di accesso al mercato europeo dei container (circa 100 mln di TEU nel 2008), dominato dai porti del Nord Europa, che movimentano da soli circa il 50% del traffico.
The big port of Trieste – Monfalcone
It was on December 2010, when Unicredit Logistics has introduced to the Farnesina, a plan for revitalize the Italian port system, an Unicredit model about infrastructures and the logistics, linked to the project of the platform of Trieste and Monfalcone. A big port that connects the Adriatic sea with the territories of the Baltic Sea in order to move traffics in Italy. It’s spoken for a long time about the widening of Monfalcone port, there is great expectation above all from maritime workers (Maersk and MSC) because the port could be a gateway towards the East and Centre Europe markets able to multiplying the traffic of goods, saving 440 thousand annual tons of CO2 emissions. It is needed to accelerate the realization of
main infrastructures, of a governance more efficient about markets and of the port systems in order to guarantee the respect of the European right, it’s the need to create a cooperation among transport and logistic companies that invest on infrastructures. The new gateway will be able to move up
to 3.2 million of TEU. A plan that is integrated with the development of Vado Ligure gateway. The new infrastructures will value Italy as main way about the access of European containers markets.

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