Regione, diminuito il rating dell’Emilia-Romagna

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\”Decisione attesa, quella di Standard and Poor’s, dato che l’agenzia più volte ha dichiarato che il proprio modello di analisi e di indagine economico-finanziaria non prevede che il rating degli Enti territoriali possa essere superiore a quello dello Stato”.
E’ questo il primo commento del Presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, alla decisione della agenzia di abbassare il rating della Regione da A+ ad A, in conformità a quello definito nei giorni scorsi per lo Stato centrale. Una valutazione che, oltre all’Emilia-Romagna, ha interessato altre 10 amministrazioni locali.

“Debbo dire che l’agenzia, nelle motivazioni che ci ha trasmesso – ha detto Errani – oltre a spiegare che la propria metodologia di analisi prevede l’automatico adeguamento del rating ad un valore non superiore a quello dello Stato, ci assegna un “merito di credito indicativo pari a AA -”. In altre parole, senza il parametro del debito sovrano nazionale, potrebbe essere questa la nostra collocazione più realistica”. Si tratterebbe, quindi, di un parametro superiore a quello riconosciuto all’Italia nelle scorse settimane.

Il rapporto reso noto riguarda 11 Amministrazioni locali che hanno fatto la scelta di far esaminare la propria dimensione economico-finanziaria da S&P. Altre Amministrazioni territoriali, che hanno fatto scelte diverse, non sono evidentemente parte di questa valutazione dell’agenzia.

“Resta la mia convinzione – ha concluso il presidente Errani – che questa regione abbia in sé le risorse per uscire dalla crisi, purchè vi sia a livello nazionale un quadro di scelte forti e di sviluppo che accompagnino l’intero Paese in questa direzione”.

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