La Regione stanzia 25 milioni per le specializzazioni

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Soprattutto donne, il 63%. Un po’ meno giovani e un po’ più povere rispetto alle precedenti edizioni. È il ritratto medio del vincitore (vincitrice, per dir meglio) dell’ultima edizione del bando regionale «Ritorno al futuro».
Ossia il finanziamento di master post universitari garantito grazie al cospicuo impiego di risorse europee. Per la precisione 25 milioni: lo stanziamento più alto da quando la Regione ha deciso di avviare l’esperienza. Le domande sono state 3.565 e le istanze «ammesse» sono 2.682: tra queste figurano quelle da finanziare effettivamente, pari a 1.769. La graduatoria è on-line da ieri pomeriggio. Diventerà operativa non appena, giovedì, sarà pubblicata sul Bollettino ufficiale. Dopo di che la Regione, presi i contatti con i vincitori tramite email, avvierà l’erogazione dei contributi: 7.500 euro per un master in Puglia (ma anche in Basilicata e nelle province di Avellino, Benevento e Campobasso), 15 mila per studi nel resto di Italia e 25 mila per master all’estero. L’esito del bando (il quarto della programmazione Ue 2007-2013) è stato presentato ieri pomeriggio dagli assessori Alba Sasso (Formazione) e Nicola Fratoianni (Politiche giovanili).

«Siamo stati criticati -dice la Sasso – perché avevamo promesso la graduatoria entro il 5 settembre. È vero, abbiamo impiegato più tempo del previsto, ma complessivamente il lavoro di esame delle domande è durato poco più di un mese e mezzo. E soprattutto è stato rallentato dal fatto che numerosissimi ragazzi hanno comunicato molti dati inesatti. Il che ha costretto gli uffici a rallentare i lavori». La maggior parte delle borse di studio (il 63%) è stata vinta da candidate di sesso femminile. La metà dei master (866) si svolgerà in Italia, più di un terzo in Puglia (644) e poco meno del 17% (299) fuori dai confini nazionali. Diverse le novità di questo bando, le ha illustrate Fratoianni. Innanzi tutto, è stata elevata da 32 a 35 l’età massima consentita. Inoltre, il bando è stato ristretto solo ai disoccupati. Questo perché un altro bando per l’Alta formazione (nel Piano straordinario del Lavoro) è rivolto espressamente agli occupati. Infine, il limite di reddito Isee è stato abbassato da 60 mila a 30 mila euro annui.

«In questo modo – dice Fratoianni – abbiamo deciso di agevolare i giovani che provengono da famiglie con minori disponibilità economica. Del resto, la media di reddito rilevata tra i vincitori, è di 17 mila euro. Le famiglie diventano sempre più povere, a causa della crisi, e noi poniamo un’attenzione maggiore nei confronti di chi versa in condizioni sociali più difficili». Inoltre, quest’anno tutta la procedura si è svolta on line e con l’utilizzo di posta elettronica certificata, in un rapporto bilaterale tra la Regione e lo studente. Questo ha consentito anche di evitare che società intermediarie (non sempre benintenzionate) fungessero da collettori di domande da presentare in blocco alla Regione.

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