“Mobilità elettrica su ferro e gomma, politiche di risparmio ed efficienza energetica, uso di plastiche biodegradabili e perché no, compostabili, raccolta differenziata e riciclo integrale dei rifiuti, domotica e costruzioni ‘intelligenti’, questa la strada da percorrere per uno sviluppo sostenibile e ragionevole”. Lo dichiara Vincenzo Pepe presidente nazionale di FareAmbiente – Movimento ecologista europeo in occasione dell’earth day. “Temo – continua Pepe – che l’ambientalismo come è stato finora concepito sia servito a poco, solo a creare oasi protette e a fare campagne di sensibilizzazione per qualche specie animale, azioni importantissime certo, ma di per sé non sufficienti. Proprio la a mancanza del suddetto piano temo sia la causa maggiore dell’eccessivo inquinamento del pianeta e della scarsa competitività del sistema Italia”.
“L’ambientalismo storico italiano – continua Pepe, ci ha spesso abituato a campagne di terrore mediatico, colpevolizzando il cittadino moderno e facendo passare il messaggio che l’unica alternativa alla salvaguardia del pianeta sia la rinuncia al progresso. È il caso della Tav che in Italia ha fatto diminuire il traffico aereo nazionale e quello su gomma, ma che viene puntualmente osteggiato dai movimenti ambientalisti non solo in val di Susa ma in ogni parte d’Italia