Edilizia: De Anna, a Trieste due complessi “ATER” modello

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Sono due esempi di edilizia popolare di qualità e anticipano quanto indicato nel \”protocollo VEA\”, i due complessi abitativi realizzati dall\’Ater di Trieste in via Capofonte ed in via Cumano, per un totale di oltre 240 appartamenti che saranno consegnati ad altrettante famiglie rispettivamente in autunno ed alla fine dell\’anno. Assieme alla presidente dell'Ater, Perla Lusa, ed a Carlo Grilli, assessore ai Servizi sociali del Comune di Trieste, ha visitato i due cantieri l'assessore regionale all'Ambiente e Lavori Pubblici Elio De Anna, che ha colto l'occasione per ribadire l'importanza delle cinque Ater del Friuli Venezia Giulia, "proiezione pratica della politica abitativa della Regione a favore dei cittadini meno abbienti a cui stiamo valutando la possibilità di assegnare ulteriori funzioni".
"E' grazie a queste istituzioni e al loro senso di responsabilità se nel 2010, complice la crisi che ha diminuito le nostre entrate, abbiamo potuto concederci un anno sabbatico nell'erogazione dei fondi in vista dei 71 milioni di euro destinati a coprire il biennio 2011-2012", ha rilevato l'assessore, sottolineando l'importanza degli interventi di
Trieste, attuati a basso costo (la spesa è stata in media di 108 mila euro ad appartamento in via Cumano e di 110 mila euro in via Capofonte) e secondo le linee guida del "Protocollo regionale semplificato per la valutazione della qualità energetica ed ambientale" sviluppatosi in seguito nel "Protocollo regionale VEA".
Entrambi i complessi visitati da De Anna sono frutto di un'azione di recupero di aree demaniali. Il primo è stato costruito infatti sull'area, costata all'Ater 1,7 milioni di euro, in cui sorgeva l'ex Caserma di Montebello. Quello di via Capofonte è stato invece tratto da abitazioni d'emergenza realizzate nell'immediato dopoguerra e trasferite all'Ater di Trieste nel 2002.
In tutto, sopra il rione di San Giovanni e con una bella vista sul golfo di Trieste, sorgono oggi 8 edifici, dalle facciate ridisegnate e recuperati con criteri di bioedilizia e risparmio energetico, per un totale di 62 appartamenti di diverse metrature e accessibili anche ai disabili (tre alloggi anche da parte di persone in sedia a rotelle). Ogni appartamento è stato dotato di un parcheggio e sono state utilizzate alcune soluzioni utili al risparmio d'acqua, tanto che quella piovana sarà raccolta in cisterne in modo da venir utilizzata per irrigare i giardini attorno alle case.
Nell'ex comprensorio della caserma all'incrocio tra via Cumano, piazzale De Gasperi e strada per Cattinara, sono stati costruiti, attorno ad una corte interna destinata a diventare una piazza alberata, 4 edifici abitativi suddivisi in due blocchi per un totale di 180 appartamenti, anche questi di varie dimensioni.
Ogni blocco si sviluppa su 7 livelli fuori terra e 2 interrati in cui trovano collocazione le autorimesse che ospitano tanti parcheggi quanti sono gli appartamenti più altri, che serviranno i negozi, il bar e la palestra, per un totale di 276 posti macchina.
Anche qui si è badato al risparmio energetico con un impianto centralizzato di caldaie a condensazione e la contabilizzazione dei consumi nei singoli appartamenti mediante moduli satellitari.

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