Impresa: Ciriani, restituiremo competitività alle aziende

646

Trieste – Per i giovani imprenditori isontini è urgente semplificare le procedure autorizzative sfruttando lo Statuto di autonomia per attirare investimenti dall\’esterno, attivare tutte le strategie possibili di indipendenza energetica, potenziare la rete intermodale creando forme aggregative capaci di rappresentare la piattaforma logistica regionale sui mercati internazionali, attuare un piano di sviluppo infrastrutturale turistico, sviluppare concretamente l\’internazionalizzazione, valorizzare i giovani con progetti di formazione scuola/lavoro e docenti sempre più aggiornati e motivati. In pratica il sistema Friuli Venezia Giulia deve lavorare, alacremente e di concerto, perché interessi e problemi sono comuni e la loro soluzione va trovata sia a livello nazionale che regionale, in modo da rendere più competitivo il nostro territorio.
Un livello di collaborazione ed integrazione sottolineato dal presidente dei giovani imprenditori goriziani Simone Cagidiaco quale tema centrale di "Territorio istituzioni, imprese: condividiamo un futuro che ci sta a cuore", convegno organizzato dal Gruppo Giovani imprenditori questo pomeriggio a Gorizia (Palazzo De Bassa) per valutare lo stato dell'arte e le prospettive di uno scenario scombussolato dalla crisi ma già pronto a dar segnali di ripresa, se è vero che, come evidenzia una ricerca messa a punto dalla Confindustria di Gorizia su 30 aziende, entro un anno il 43 per cento delle industrie isontine ricomincerà ad assumere.
Ai lavori, introdotti dalla presidente del Comitato regionale giovani imprenditori Arianna Bellan e dal sindaco di Gorizia Ettore Romoli, che ha tra l'altro sottolineato l'impegno della Giunta regionale sul fronte delle infrastrutture e della logistica, ha partecipato il vicepresidente e assessore regionale alle Attività produttive Luca Ciriani, che ha riassunto l'azione della Regione in una situazione congiunturale "affrontata cercando di operare con lungimiranza e buon senso".
Ciriani ha portato il saluto del presidente Tondo, a Roma per la Conferenza Stato Regioni, e ricordato che la Regione ha garantito il patto sociale cercando così di alimentare i consumi e garantire le entrate.
Il vicepresidente ha quindi ricordato l'impegno per garantire ai lavoratori delle aziende in crisi ogni forma di ammortizzatore sociale, auspicando peraltro che questo non venga percepito come una forma di assistenzialismo pubblico, e ha ricordato gli aiuti alle imprese attraverso una serie di strumenti finanziari tra cui quello, che ha definito di "finanza creativa", dell'utilizzo del maxicredito della Regione nei confronti dello Stato per incrementare il meccanismo dei fondi di rotazione e di garanzia.
Il rifinanziamento della legge regionale 23/2001 sulle PMI, il Fondo di quasi un miliardo di euro per le iniziative economiche destinato a premiare la responsabilità sociale degli imprenditori privilegiando, nell'erogazione dei fondi, le imprese che creano posti di lavoro e quelle che si impegnano a investire in regione, il sostegno dato a ricerca ed innovazione, sono stati altrettanti momenti della politica regionale a favore della ripresa.
Ma se da una parte c'era chi lavorava per far uscire il Friuli Venezia Giulia dall'empasse dall'altra c'è stato chi come gli Istituti di credito, "ha tirato il freno a mano – ha detto Ciriani – perché ormai le decisioni non vengono più prese a livello locale". E poiché alla crisi si risponde anche con la razionalizzazione, il vicepresidente ne ha sottolineato l'urgenza citando l'esempio del sistema fieristico, che è "inaccettabile così com'è".
Infine il tema, attualissimo del federalismo, che il Governo del Friuli Venezia Giulia vuole sia "di responsabilità e non di privilegio; un sistema in cui cittadini ed imprese paghino meno tasse per avere più soldi a disposizione da utilizzare per rilanciare consumi ed economia e restituire competitività al nostro territorio".

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here