Ambiente: De Anna, tutti d’accordo sul laboratorio Tagliamento

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Trieste – Il metodo di lavoro individuato dalla Regione per garantire la messa in sicurezza del fiume Tagliamento passerà attraverso la costituzione (entro la fine del mese) di una struttura tecnico-operativa denominata Laboratorio Tagliamento che, come recentemente stabilito dalla Giunta regionale, sarà composta da 13 tecnici in rappresentanza delle Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto, delle associazioni ambientaliste, dell\’Autorità di bacino, del Magistrato alle Acque, delle Università di Udine e Trieste e, infine, delle Province di Udine e Pordenone. Questa soluzione è stata condivisa da tutti i partecipanti alla riunione convocata dall'assessore regionale all'Ambiente, Elio De Anna, con i Comuni di Dignano, Latisana, Camino, Codroipo, Sedegliano, Flaibano, Lignano, San Daniele, Ragogna, Morsano, San Vito, San Giorgio, Spilimbergo, Pinzano, Forgaria, con la Provincia di Pordenone e con l'Autorità di Bacino.
Quello di oggi, comunque, è stato il primo incontro che ha visto definire le regole per arrivare nel minor tempo possibile alla condivisione di eventuali progetti alternativi alle casse di espansione.
"La riunione di oggi – ha commentato De Anna – sottolinea una volontà ferma del presidente Tondo e della direzione regionale all'Ambiente di garantire la sicurezza di Latisana da possibili calamità legate alle esondazioni del Tagliamento, nell'ottica di un percorso possibile che metta in bilanciamento anche i costi sia ambientali che economici per il territorio. Inoltre – ha aggiunto – questo modo di operare riconosce il ruolo fondamentale delle istituzioni più vicine alla gente, ossia le amministrazioni comunali rappresentate dai sindaci, garantendone la loro consultazione. Il progetto, che partirà quindi dal basso, vedrà protagonisti anche le Province e le associazioni ambientaliste".
Il sindaco di Latisana, Micaela Sette, ha ricordato ai presenti che questo metodo individuato dalla Regione è già stato condiviso dal Consiglio comunale. Inoltre ha precisato che al termine dei lavori sarà necessario che la soluzione prescelta tenga in considerazione i numeri già definiti dal progetto dell'Autorità di bacino, ossia che vengano laminati tutti i metri cubi d'acqua già definiti dal piano stralcio.
Gli altri primi cittadini hanno apprezzato il passo compiuto dalla Regione, che ha chiamato intorno ad un tavolo le
amministrazioni comunali – a loro detta – in passato escluse da un processo decisionale così importante. Ora i Comuni avranno tempo fino alla fine del mese per esprimere i tre tecnici di elevato profilo che li rappresenteranno all'interno del Laboratorio Tagliamento. Dopo questo primo passaggio con i sindaci, a breve la Regione convocherà anche le associazioni ambientaliste operanti in Friuli Venezia Giulia.

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