La Puglia resiste alla crisi, ma paga caro…

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Secondo i dati presentati da Unioncamere, nel 2009 la Puglia ha registrato una forte contrazione nel sistema produttivo soprattutto nei due settori trainanti: l\’agricoltura e il commercio. In un solo anno il saldo fra le iscrizioni e cessazioni intervenute è risultato negativo per 434 imprese nella provincia di Brindisi, stante le 37.532 imprese registrate, mentre in quella di Taranto il saldo è stato pari a 869 imprese, valore dato dalla differenza fra 2.872 nuove iscritte e 3.740 cessate in corso d'anno.
"Anche il rapporto sull'economia 2009 – 2010 della Capitanata, curato dall'osservatorio della Camera di commercio di Foggia, propone il quadro di una provincia in forte crisi, con indicatori che o segnano indici negativi o sono fermi", afferma Mara De Felici, segretaria generale della CGIL dauna che parla di crescita zero e di salari fermi a 15 anni fa. Solo le imprese manifatturiere lanciano dei segnali di speranza come attestano i dati della provincia brindisina che, nell'arco di 8 anni, ha visto nascere oltre 100 nuove imprese artigiane, soprattutto nel campo dell'imprenditoria femminile ed extracomunitaria. Rimangono drammatici i dati sull'occupazione in tutta la regione: 42,8% di occupati nell'area brindisina, 3.700 posti persi in un anno nella provincia di Foggia. L'aumento esponenziale della cassa integrazione supporta questa panoramica allarmante: 3,5 milioni di ore di cassa integrazione, nella sola zona foggiana, che hanno significato 14 milioni di euro in meno nella tasche dei lavoratori.
Amara considerazione anche quella relativa al sistema innovativo che appare, in piena tradizione del sistema economico del Sud Italia, restia a fornire risultati in termini di R&S che sfocino in invenzioni con ricadute sul piano industriale. Nella classifica delle province pugliesi, quella di Brindisi si rivela fanalino di coda con 45 domande di invenzioni depositate complessivamente tra il 1997 e il 2009, rispetto alle 52 della provincia tarantina, 111 di quella foggiana, 290 di quella leccese e 735 della provincia di Bari.

Apulia withstands at the crisis, but it pays dearly…
According to data introduced by Unioncamere, Apulia in 2009 has registered a strong decline in the production system especially in the two leading sectors: agriculture and trade.
Dramatic data about employment in the region: 42.8% employees in Brindisi area 3,700 jobs lost in one year in the province of Foggia. Exponential increase in redundancy fund: 3.5 million hours of redundancy fund in the only area of Foggia, meant 14 million euros less in the pockets of workers.
Unpleasant consideration also about the innovative system that appears according to the economic system of southern Italy, restive to give results in terms of R & D leading to inventions with impact on the business plan. In the classification of Apulia provinces, Brindisi is the back marker with 45 applications filed between 1997 and 2009, compared with Taranto: 52, Foggia: 111, Lecce: 290 and Bari: 735.

www.regione.puglia.it

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