Spacca, richiesta formale per la macroregione

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“I lavori ufficiali del decennale IAI, sono culminati con il Consiglio dei Ministri degli Esteri che hanno presentato richiesta formale per il riconoscimento del territorio come macroregione, con l’Adriatico come infrastruttura su cui effettuare l’interazione dei territori di un’area particolarmente dimenticata da Bruxelles, tanto da rappresentare il fianco più debole dell’Europa. L’UE ha riconosciuto finora solo quella del Baltico che la fa da padrona, ma proprio la necessità di un’attenzione particolare sull’area adriatica dovrebbe riuscire ad attirare Bruxelles”. Gian Mario Spacca ha così individuato i lavori del decennale IAI. L’ambasciatore Alessandro Grafini, segretario dell’IAI, di contro ha affermato che “se i baltici hanno messo in campo una strategia di successo, al fine di ottenere la costituzione della loro macroregione, in realtà l’IAI che rappresenta un’area importante per l’UE, può costituire un motore per una strategia europea comune, cosa che non può fare il Baltico avendo al suo interno la Russia che ha dichiarato che non entrerà mai a far parte dell’Unione europea”. Insomma il Sud – Est europeo si fa avanti con determinazione, facendo valere le proprie sfide economiche, produttive, ambientali per il futuro più immediato, se l’obiettivo da raggiungere ha una data così specifica, come quella del 2014.
“C’è una forte determinazione da parte di tutte le delegazioni – ha detto il presidente della Regione Marche parlando del clima positivo e costruttivo dell’incontro – per arrivare alla creazione della macroregione adriatico ionica entro questa data del 2014. Una strategia per trasformare l’Adriatico da spazio di pace e relazioni a vera infrastruttura. Siamo molto soddisfatti, perché sulla strategia della macroregione c’è una convergenza forte. Dieci anni fa, quando fu creata la IAI, si usciva dalla guerra balcanica e la strategia dei paesi aderenti all’Iniziativa era quindi tutta volta verso un disegno di pace, verso obiettivi di carattere politico. Oggi il quadro è mutato, si punta a progetti che favoriscano lo sviluppo e l’integrazione. Avere nelle Marche, ad Ancona, la sede del segretariato permanente IAI è una grande responsabilità. Il Segretariato può contare sul contributo delle città, delle Università, delle Camere di Commercio, delle Istituzioni. Il lavoro dell’Italia in questo anno di presidenza è stato valutato da tutti i Paesi aderenti molto positivamente. L’impegno della Regione è di proseguire con i tanti progetti in corso con l’altra sponda dell’Adriatico, progetti a 360 gradi: dall’urbanistica alle Pmi, dalla cultura (con il Festival Adriatico-Mediterraneo) ai servizi sociali. Proseguiremo con queste iniziative che partono dal basso, ma con la firma di oggi della Dichiarazione di Ancona ci sarà un cambio di paradigma”.

Spacca, formal request for the macro-region.
“The workshop of the decennial AII are concluded with the Council of Ministers of the foreign countries that have presented a formal request for the acknowledgment of the territory like the macro-region, with the Adriatic like an infrastructure on which carrying out the relations of the territories of a particularly area forgotten by Brussels. The EU has recognized until now only the Baltic Sea are, but the necessity of a particular attention about the Adriatic area would have to succeed to attract Brussels”. Gian Mario Spacca, president of the Marches region, has clarified the intense activities of the decennial AII. The ambassador Alessandro Grafini, secretary of AII, has asserted that “if Baltic people have used a success strategy with the aim to obtain the constitution of their macro-region, in fact the AII that represents an important area for the EU, could be drive power for a common European strategy, that the Baltic country is not able to do, having inside Russia that will not never enter in the European Union”.

www.seadriatic.net/aii

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