Adriatico, centro del mondo

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Sono passati dieci anni per l’IAI, per il Forum delle Camere di Commercio e per tutte quelle iniziative che hanno cominciato a legare la sponda italiana dell’Adriatico e dello Ionio a quelle dei territori della ex Jugoslavia, rappresentate oggi da Slovenia, Croazia, Albania, Serbia, Montenegro, Bosnia – Erzegovina, Grecia. Adesso, all’improvviso, l’Adriatico è diventato il centro del mondo e soprattutto attira l’attenzione. Risulta difficile crederlo, eppure ci si stava provando da tempo, a più livelli, ma con molte, troppe difficoltà. Dobbiamo riconoscere che da questa parte del mondo, siamo sempre stati considerati come i “parenti poveri”, ma si continua a insistere (almeno per quanto riguarda la nostra rivista ADRIAECO che dell’Adriatico ha fatto il suo territorio di competenza) sulla necessità di un bacino che possa costituire l’unicum, anche per comuni radici storiche e culturali, dove passerà lo sviluppo e la crescita, passerà l’allargamento dell’UE, passeranno i traffici e le movimentazioni di merci e persone dirette a Est… E all’improvviso si accendono i riflettori per una decina di ministri degli Esteri che arrivano tutti insieme a celebrare il decennale dell’IAI, tanto che anche l’ultimo dei fogli che abitualmente si occupa di tutt’altro, magari di vita notturna, smaltimento rifiuti o di sociale, si accorge che c’è una forte volontà di costituire una macroregione, un territorio intorno a un bacino marittimo che mette insieme molte regioni italiane e molti Stati che apparentemente hanno solo il mare come comun denominatore, ma che si scoprono, ogni giorno di più, radicate sugli stessi principi, sulle stesse origini, sulla stessa voglia di costruire e guardare al futuro. Dieci anni fa c’era ancora odore di guerra in quel gruppo di politici e di Paesi che si sono ritrovati ad Ancona per mettersi attorno a un tavolo e pensare al futuro e in un paio di giorni hanno costruito sinergie e scambi dal profumo di pace della prima Dichiarazione di Ancona. Oggi, pur nella diversità di un incontro – lampo che ha evidenziato le idee chiare e l’interessante lavoro di raccordo del Segretariato permanente, in molti hanno percepito il venticello dell’internazionalità… ma in quanti sanno veramente e seriamente ragionare in ottica internazionale, guardando SINCERAMENTE oltre il proprio orticello, confine, guadagno?

Adriatic sea, the centre of the world
Ten years have gone by for AII, the Forum of the Chambers of Commerce and for all the initiatives that have begun to join the Italian side of the Adriatic and Ionic sea to those of the territories of the ex-Yugoslavia, represented today from Slovenia, Croatia, Albania, Serbia, Montenegro, Bosnia Herzegovina, Greece. Now, suddenly, the Adriatic sea has become the center of the world and above all it attracts the attention. Unexpectedly the lights are turned on ten foreign ministers who arrive in order to celebrate the decennial of the AII, there is a strong will to create a macro-region, a territory around a river basin that grouping many Italian regions and many States that have the sea like common characteristic, but they are seated on the same principles, the same origins, on the same will to construct and to watch to the future, but how many people are seriously able to think in international view?

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