“Fare sistema per rispondere in modo adeguato alle sfide dell’innovazione”. E’ questa la disponibilità espressa dall’assessore regionale allo sviluppo economico Isi Coppola alle sollecitazioni del presidente della Geox, Mario Matteo Polegato che oggi da Genova ha chiesto un tavolo di concertazione nazionale sui temi dell’innovazione e dei brevetti. “In Veneto, abbiamo piena consapevolezza del valore della ricerca – fa rilevare l’assessore – così come diffusa e ben radicata nel territorio è la cultura dell’innovazione tecnologica, favorita dalle dimensioni delle nostre PMI, e dal tessuto socioeconomico in cui operano”. “Questo elemento che caratterizza il DNA della nostra imprenditoria, che ha già dimostrato la propria capacità di saper “fare” innovazione, spingendo su elementi come il trasferimento tecnologico, sullo spin off delle giovani aziende, deve ora potersi evolvere in una logica di sistema nella quale la Regione è ben disponibile a giocare un ruolo importante di collaborazione e sostegno nel definire una visione strategica condivisa, che possa prefigurare una nuova fase di sviluppo per il Nord est e quindi per l’Italia. Occorre quindi prendere consapevolezza del patrimonio disponibile, spesso sottoutilizzato, in questa materia e saperlo organizzare, individuando le relazioni esistenti fra i diversi attori, le loro interdipendenze e criticità, investendo in maniera efficace le risorse disponibili e aumentando la qualità progettuale per attrarre nuovi investimenti. Su questo abbiamo impostato il nostro lavoro e l’invito espresso da Polegato non può che trovarci favorevoli e vedere nel Veneto il laboratorio ideale per sviluppare al meglio il binomio ricerca e innovazione”. L’assessore Coppola ricorda che il Veneto si è dotato di una Legge quadro regionale (n. 9/2007), finalizzata alla promozione e al coordinamento della ricerca scientifica, dello sviluppo economico e dell’innovazione nel sistema produttivo regionale. L’impegno finanziario della Regione è stato finora di oltre 338 milioni di euro. “La nostra regione – conclude l’assessore – ha mostrato un indiscutibile primato nell’attività produttiva di alta qualità, basata sulla competenza specifica associata alla capacità di innovare e rivitalizzare ciò che la tradizione veneta da tempo produce con successo. La sfida che oggi ci si pone è quella di saper reinventare un modello di sviluppo che possa rapidamente farci uscire da questa congiuntura economica sfavorevole”.
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