I porti, il futuro, i termovalorizzatori

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La città di Ancona è già sul podio delle città più inquinate d’Italia: vuole arrivare a ottenere la medaglia d’oro o d’argento? Certo la situazione è grave e per la politica locale il problema ambientale continua a rimanere un tabù. Vale a dire: non se ne può parlare! Qualcuno dovrebbe spiegare perché dopo 50 anni di politiche sbagliate, non si è ancora arrivati alla soluzione, ad esempio, dei problemi del porto. Che poi Ancona è solo un esempio. Le problematiche sono sempre le stesse e potrebbero essere adattate addosso a ogni città di mare con un porto. O almeno alla maggior parte di
esse. Certo, per quanto riguarda il porto dorico ci sono sempre le famigerate “C”, ovvero caolino, cemento, cereali, carbone…che sono le fonti principali dell’inquinamento e cause fondamentali di aria irrespirabile! Vogliamo poi aggiungere l’immondizia? La maggior parte dei porti italiani hanno le loro belle aree “adibite” a discariche a cielo aperto! Perché non convertirle verso qualcosa di veramente redditizio? Il destino del nostro Paese, non è una cattiva idea, è da indirizzare verso i termovalizzatori forse più oro nero dell’oro nero. Vogliamo poi parlare di aree occupate da aziende in dismissione o che stanno esalando l’ultimo respiro? Ugualmente una destinazione d’uso da volgere verso qualcosa di estremamente redditizio. D’altronde come pensare utopistico l’arrivo dei rifiuti dal mare? Certo si dovranno abbandonare un sacco di vecchi concetti, di campanilismi, di inutili investimenti a pioggia, perché se Amburgo da solo fa più traffici di tutti i porti italiani messi insieme, di che si può parlare ancora se non di decisioni che dovevano essere prese da tempo e sono state lasciate indietro? Prima o poi si dovrà decidere di scegliere cinque, dieci porti al massimo, nel nostro Paese, puntandoci tutto, o magari decidere di offrire il pacchetto dell’offerta nazionale intera! Ma se il governo continuerà a tenere i porti in soffitta, ben presto diventeranno archeologia industriale: qualcuno sarà costretto a chiudere i battenti, qualche altro lo farà di
propria volontà, ma sicuramente assisteremo alla più classica delle selezioni darwiniane…

The ports, the future, the incinerations…
The city of Ancona is already on the podium of the most polluted Italian cities; the situation is serious and for local policy the environmental problem remains always a taboo. About the Doric port there are always the famous "C", that is kaolin, cereals, coal…that are the main sources of pollution.Then, we want add the rubbish? The most Italian ports have their areas "used" for rubbish dumps at sky open! It would be better to use them like incinerations, much more profitable. And the arrival of the wastes from the sea? Certainly many concepts could be lost, because if Hamburg itself makes more traffics than all the Italian ports, doesn’t remain that talk about decisions that had to be taken for a long time and has been left behind. Sooner or later it will have to decided to choose five, ten ports maximum, in our Country, betting all, watching to most classic of the Darwin selections.

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