Seganti, il futuro del FVG passa sempre dalle PMI

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In Friuli Venezia Giulia il futuro dell\’economia si chiama, ancora e sempre, piccola e media impresa. Un mondo da sostenere attivando nuove politiche finanziarie in linea con le necessità degli imprenditori, favorendo l'internazionalizzazione attraverso i processi di innovazione aziendale ed incoraggiando forme di sinergia che non interferiscono nella gestione della singola ditta, ma consentono di migliorare le attività di acquisto, distribuzione, promozione.

E' un tessuto economico ferito dalla crisi ma tutt'altro che sfibrato quello illustrato oggi dall'assessore regionale alle Attività produttive Federica Seganti nel corso del suo intervento al Gran Galà Ascom di Sacile dedicato al tema ''Economia: tra memoria e futuro'', un universo composito che sta ritrovando grinta e vigore come dimostrano le quasi 800 domande pervenute da turismo, commercio, artigianato ed industria sul bando per la ricerca e l'innovazione.

''C'è, ovviamente, ancora molto lavoro da fare – ha rilevato l'assessore – perché occorre trasformare in focus di sviluppo realtà moderne ed attive sul territorio, snellire le procedure di accesso al credito, favorire l'aggregazione intersettoriale e promuovere al massimo il settore dell'export che si sta rivelando portante per la nostra economia.

Una realtà di cui tener conto nell'utilizzo delle risorse a disposizione, che da un lato debbono diventare moltiplicatori di credito e dall'altro essere strumenti di sostegno per nuove strategie operative, come dimostra il supporto dato dalla Regione alla diffusione dell'e-commerce, settore ancora sottovalutato ma in grado di migliorare la competitività delle aziende che lo utilizzano per aggredire nuovi mercati.

''Per promuoverlo abbiamo messo a disposizione un bando da 1,7 milioni di euro finanziato con fondi del Por-Fesr 2007-2013'' ha spiegato Seganti, ricordando che anche questo strumento contribuirà a far meglio conoscere il made in Friuli sui mercati internazionali.

Infine il turismo, importantissimo e da considerare non come un comparto a sé ma come motore di un sistema più ampio.
''Abbiamo stanziato 20 milioni per attirarne altri 80 nella creazione del nuovo polo termale di Grado, struttura tutt'altro che fine a se stessa e mirata alla destagionalizzazione di un'area che anche in questo modo può trovare nuova vitalità'', ha detto l'assessore.

'Il recupero a nuove attività di aree dimesse, la rivitalizzazione dei centri turistici e di quelli storici sono – ha spiegato Seganti – obiettivi importanti in un contesto di dialogo intersettoriale che faccia da volano all'intero sistema''.
''In un territorio come il nostro – ha concluso l'assessore – l'attrattività economica si costruisce incentivando tutto quello che è di nicchia e di alta qualità ed a questo concetto non sfugge il turismo che, per cogliere il risultato, deve aumentare l'incoming puntando con fermezza su specificità strutturale, commerciale ed enogastronomica''.

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