Capone: Puglia protagonista nelle rinnovabili

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La vice Presidente Capone a I Dialoghi di Villa Vigoni:. \”l governo punti a fare dell\’energia una vera politica industriale\” . La vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico, Loredana Capone, ha partecipato agli incontri di Villa Vigoni, organizzati dal centro italo tedesco per l'eccellenza europea. L'appuntamento, promosso dall'Ambasciata tedesca a Roma, vede l’incontro dei massimi esponenti dell'industria italiana (quest'anno c'erano, ad esempio, l'Ad di Eni: Scaroni e l'Ad di Edison: Quadrino) con i giornalisti e le aziende tedesche. Per l'Italia protagonista è stata la Puglia. Quest'anno il tema portante è stato quello delle energie rinnovabili.

La vicepresidente ha rimarcato come “La Germania abbia seguito, a differenza dell'Italia, una vera strategia di politica industriale, attraverso le rinnovabili, e punti ad avere entro il 2050 l'80% dell'energia prodotta da queste fonti, arrivando al 2020 con 52mila MW di potenza installata. “ La Puglia, che è stata invitata a discutere a Villa Vigoni proprio per le sue politiche innovative, ha presentato i risultati raggiunti: è la regione numero uno per eolico e fotovoltaico ma si pone come obiettivo strategico quello di migliorare i rapporti tra energia e territorio, sviluppo economico e paesaggio. Le linee guida emanate, infatti, anche qui le prime in. Italia, assolvono al duplice scopo di insistere nell'uso di questa fonte alternativa e pulita di energia evitando però forti investimenti su suolo agricolo possano alterare in modo indelebile lo splendido paesaggio.

“Da qui – ha spiegato la Vice Presidente- la strategia rafforzata del programma: PUGLIA SOLARIZZATA che stimola il solare sui tetti degli edifici, civili e industriali. In questo modo si consente di fare beneficiare degli incentivi coloro che sostengono il costo dell'energia: famiglie e imprese e si evita che gli incentivi attraggano solo investimenti finanziari con poche ricadute locali. "Stiamo investendo sulla ricerca nel settore delle rinnovabili perché possano prodursi pannelli ecocompatibili ed un efficace microeolico e le universitá e i laboratori pugliesi sono al lavoro anche su altre fonti alternative come l'idrogeno.

“Ci piacerebbe, insomma, che le rinnovabili possano diventare il fulcro di una vera e propria politica industriale nazionale, intorno a cui possano ruotate ricerca e incremento della produzione moltiplicando così le possibilità di occupazione. “In questo la Germania è veramente pilota, l'Italia invece appare confusa e incerta e l'ultimo decreto legislativo non fa che aumentare la confusione. Invece di rafforzare l'uso delle rinnovabili, modificando le norme, scoraggiando gli investimenti su suolo agricolo e promuovendo quelli strutturali sui tetti e sulle pareti degli edifici, il ministro Romani- ha rilevato Loredana Capone- tarpa le ali al settore, introducendo un obiettivo minimale di 8.000 MW al 2020.

In tal modo conferma la dipendenza dell'Italia dagli stati stranieri per le fonti fossili e la passione per il nucleare. “In controtendenza, insomma, rispetto a quanto suggerisce l'attualità e rispetto a quanto fanno paesi che, pur avendo molto meno sole dell'Italia, scelgono di stimolare l'unico settore che, in questo momento di crisi, genera occupazione e sviluppo"

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