Contrarissima, ma ottimista

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Sicuramente un periodo pieno per il ministro al Turismo, Michela Vittoria Brambilla, alla vigilia di un nuovo avvio della stagione turistica. Periodo intenso e non esente da critiche che piovono da ogni parte soprattutto dopo il ripristino di quella tassa di soggiorno per la quale la sua posizione contraria ha lasciato intravedere una sorta di \”ricatto\”, almeno da quanto ha scritto in una lettera inviata a Federalberghi per la recente assemblea generale: \”L\’introduzione di questo tributo, verso il quale ho manifestato la mia totale contrarietà, è stata una delle condizioni irrinunciabili poste dall\’Associazione nazionale dei Comuni italiani per dare l\’assenso allo schema di decreto\”. Ma secondo il ministro, la sua è veramente una vittoria? "Ho lavorato – ha scritto nella lettera per far sì che la tassa fosse non solo facoltativa e flessibile, ma anche una tassa "di scopo. I Comuni capoluogo di Provincia, le unioni di Comuni o i Comuni a vocazione turistica potranno decidere se applicarla oppure no".
E i Comuni italiani, sempre a corto di soldi a causa delle scarse destinazioni economiche dallo Stato, rinunceranno alla loro possibilità di avvalersi di cinque euro a notte per ciascun ospite di ciascuna struttura alberghiera del territorio? Dove lo ha preso il ministro tutto questo ottimismo? E' vero che ce ne sarebbe proprio bisogno, visto che fin qui questo ministero tanto atteso non è che abbia poi prodotto chissà quali operazioni e chi si occupa di turismo, tutti i giorni, si aspettava molto di più. Intanto un ministro che ragiona su dati attuali e del passato e che dovrebbe cercare di capire come mai l'Italia nei decenni ha perso terreno e posizioni nel mondo e soprattutto come fare per riconquistare quel vertice che ci spetta come patrimonio dell'Umanità nel complesso o, per essere più precisi, come Paese che ha il più alto numero di siti di importanza mondiale e che è, comunque, la culla della cultura, della civiltà, dell'arte. E poi dovrebbe spiegare ai suoi colleghi che, proprio per i motivi di cui sopra, il turismo è l'industria per eccellenza nel nostro Paese e potrebbe svilupparsi ulteriormente se gli operatori potessero avvalersi di regole certe e che non cambiano… di ministro in ministro!

Contrary, but optimistic
Surely an engaged period for Michela Vittoria Brambilla, minister for the Tourism who has expressed her contrary opinion about the tourist tax, as she writes in a letter send to Federalberghi: "I'm contrary about the introduction of this tax, it has been one of the indispensable conditions imposed by the National Association of Italian Municipalities in order to give the assent to the decree. I have worked so that the tax was not only optional and flexible, but also a "purpose'"tax. The municipal provincial capital, the union of municipalities or the municipalities orientated to tourism will be able to decide if to apply it or not". The Italian municipalities, always short of money, will renounce to their possibility to use five euro per night for each hotel guest? Where come from the minister optimism? .

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