Come cambia il mercato del solare in Abruzzo e in Italia

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Saranno aiutati i piccoli impianti, le centrali solari costruite su discariche e per risanare zone molto degradate come gli stabilimenti abbandonati o i terreni contaminati. Incentivi a chi investe in ricerca e innovazione. Invece, un freno agli investimenti puramente speculativi mirati ad arraffare quanti più contributi possibile. Sono forse questi i punti principali del decreto sul Quarto Conto Energia sul fotovoltaico messo a punto tra ieri e oggi con gli ultimi ritocchi. Il testo sarà illustrato domani alla Conferenza Stato-Regioni.

Nel dettaglio, tra giugno 2011 e dicembre 2011 si procederà con l'assegnazione mensile delle tariffe e con una pendenza differenziata fra i piccoli impianti (1-200 chilowatt) rispetto ai grandi impianti (superiori a 200 chilowatt). In valore assoluto, per gli impianti di classe superiore a 200 chilowatt, la tariffa sarà ulteriormente ridotta già dal mese di giugno 2011 di una percentuale superiore al 3% rispetto a quanto proposto dal ministero dello Sviluppo economico (1%). E' stato stabilito di eliminare il tetto, in potenza e spesa, per i piccoli impianti fotovoltaici (fra 1 e 200 chilowatt) per il 2011 e per il 2012.

Nel caso di impianti a terra fino a 200 chilowatt, al fine di evitare il rischio di frazionamento (più impianti da 200 chilowatt nello stesso sito), è previsto che 200 chilowatt sia il limite assimo per sito, ovvero nel caso in cui nello stesso sito siano collocati impianti che cumulano una potenza superiore a 200 chilowatt, tutti questi impianti concorrono alla potenza: in altri termini rientrano nella categoria grandi impianti con le tariffe e i tetti di spesa e potenza previsti.

Per gli impianti di potenza superiore a 200 chilowatt nel 2011 è disposto un tetto in potenza di circa 1300 megawatt mentre nel 2012 il tetto di potenza è di circa 1700 megawatt. Le tariffe d'incentivo saranno valide dalla data di entrata in esercizio, purché sia ripetuta e confermata nel decreto la stretta dipendenza temporale tra il fine lavori e la data di entrata in esercizio, attraverso gli attuali strumenti (codice di rete e Testo Integrato delle Connessioni Attive) La gestione principale della spesa e di programmazione di eventuali correttivi deve avvenire con la predisposizione di un registro delle richieste di accesso all'incentivo le cui procedure dovranno essere stabilite nel decreto. Nel 2012 la riduzione delle tariffe sarà su base semestrale con coefficienti di riduzione rispetto al 2011 che variano tra l'8% per i piccoli impianti (tra 1 e 200chilowatt) e del 14% per impianti grandi (superiori a 200chilowatt).

Dal 2013 al 2016 si è stabilito nessun tetto di spesa e sistema di controllo della spesa effettuato secondo il sistema "tedesco". Si fissano obiettivi indicativi di spesa al raggiungimento dei quali scattano riduzioni della tariffa per il periodo successivo, ulteriori rispetto a quelle programmate, in funzione della maggiore spesa verificata nel periodo di osservazione. Dal 2013 al 2016 le riduzioni tariffarie varieranno con cadenza semestrale dal 9% al 30% rispetto al periodo precedente.

Salvo che per i grandi impianti nel periodo 2011-2012, non è stato posto un limiti di spesa che blocchino l'accesso e non è stato posto un limite al budget finale di spesa al 2016, ma è stata identificata una "forchetta" indicativa di spesa tra 6 e 7 miliardi, al cui raggiungimento potrà essere rivisto il sistema di incentivi.

Tra gli elementi del decreto ci sono anche altri contenuti. Per esempio, prevedere anche sul nuovo decreto ministeriale il regime incentivante di maggior vantaggio per gli impianti di cui al titolo III e IV del decreto ministeriale 6 agosto 2010 con una conferma dello schema del citato decreto ministeriale (3° Conto Energia). Prevedere la cumulabilità dell'incentivo con finanziamenti in conto capitale relativamente a scuole, strutture sanitarie, strutture militari e penitenziarie, edifici di enti locali e regioni e per impianti realizzati in siti contaminati che sono stati oggetto di bonifica. Prevedere incrementi tariffari, in conformità all'articolo 10 del decreto ministeriale 6 agosto 2010, per la dismissione dell'amianto, gli impianti realizzati in aree industriali, cave o discariche esaurite, siti contaminati, ed aree di pertinenza di discariche. Per gli impianti su Edifici Pubblici (scuole primarie, secondarie, dell'infanzia, ecc.) o di pubblica utilità di ogni tipologia confermare il regime di maggior favore per quanto attiene la cumulabilità di contributi in conto capitale e confermare il premio di cui all'art 10 c.1 lett b) per gli edifici pubblici dei piccoli comuni;
Confermare la norma prevista all'art 10 c. 6 del decreto ministeriale 6 agosto 2010, per gli impianti connessi ad applicazioni speciali e di pubblica utilità, quali pensiline poste a copertura di parcheggi, tettoie, pergole, barriere fono-assorbenti.

Prevedere la responsabilità del produttore rispetto allo smaltimentoerecupero dei moduli fotovoltaico a fine vita, al fine di garantire la "neutralità" rispetto all'ambiente durante tutto il ciclo di vita dell'impianto stesso; Confermare quanto previsto dal decreto ministeriale 6 agosto 2010 nel favorire la ricerca e sviluppo per il miglioramento delle prestazioni dei moduli fotovoltaici nelle diverse applicazioni e con particolare riferimento all'integrazione con l'edilizia, prevedendo tariffe premianti.

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