Agricoltura biologica. Manzato: in Veneto un paio di interventi per accrescere i risultati

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“Il Veneto dei primati agricoli non può rimanere indietro nell’importante segmento dell’agricoltura biologica, nel quale l’Italia ha la leadership europea. In questo segmento economico, noi siamo al terzo posto per quanto riguarda trasformazione e commercializzazione, ma al momento solo al terzultimo per produzione, con 1000 imprese agricole impegnate su una superficie di 16 mila ettari”.
Lo ha ribadito l’assessore regionale all’agricoltura Franco Manzato, commentando la conferenza sul biologico tenutasi a Legnaro (PD, dove è stato illustrato il “Piano regionale per l’agricoltura biologica” e i diversi ambiti di lavoro: la formazione (BioForm), la ricerca e le indagini economiche condotte per meglio comprendere le potenzialità del settore (BioStudio), le azioni sperimentali e dimostrative in aziende pilota (BioDemo), la promozione e la comunicazione per sensibilizzare i consumatori (BioPromo), la definizione di specifiche azioni di marketing (BioMarket).
“I risultati attesi dal biologico sono in ascesa e di natura positiva – ha affermato Manzato – ma vogliamo dare una spinta per assecondare un comparto che asseconda tra l’altro aspettative ed esigenze dei consumatori. Ci confrontiamo con un settore in continua evoluzione, che può diventare un ulteriore prestigioso ambasciatore del Veneto delle qualità”.
Gli approfondimenti tecnici sul Piano sono stati svolti da Paolo Torrelli del Ministero dell’Agricoltura, Pier Luigi Perissinotto della Regione del Veneto e Valerio Bondesan di Veneto Agricoltura, mentre un importante focus ha visto la partecipazione di Enrico Grandis (operatore biologico), Marcello Volanti (Veterinario omeopata), Tiziano Quaini (Associazione Aveprobi), Aldo Lorenzoni (Consorzio Soave DOC) e Paolo Carnemolla (Federbio)

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