Relazioni estere: Molinaro incontra giovani di “European Youth Meet”

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Si è conclusa \”Let\’s Meet in Gemona – In Dialogue We Trust\”, decimo \”European Youth Meet\” che ha riunito 110 giovani dai 13 ai 17 anni provenienti dalle cittadine gemellate dei più diversi Paesi europei.
Accompagnati dall'assessore a Cultura, Sport e Turismo del Comune di Gemona Stefano Marmai, un quindicina di delegati dei diversi gruppi è stata ricevuta ieri a Trieste, nella sede della Giunta regionale, dall'assessore regionale a Istruzione, Università e Ricerca Roberto Molinaro. Nel salone di rappresentanza del palazzo, sotto i grandi dipinti di Francesco Giuseppe e Sissi, l'assessore si è intrattenuto con i giovani ed i loro accompagnatori, illustrando il ruolo di una regione passata da una posizione di confine ad un ruolo di piattaforma logistica al centro dell'attuale Europa comunitaria. Anche per questo "sono tre le linee strategiche che stiamo perseguendo in questa legislatura – ha spiegato Molinaro – e cioè l'internazionalizzazione del nostro sistema socioeconomico in chiave europea, lo sviluppo delle infrastrutture viarie, ferroviarie e portuali e la salvaguardia del capitale umano, formato dalla scuola dell'obbligo, dai licei, dagli istituti professionali e dalle tre università".
"Considerati i numerosi centri di ricerca che hanno collocazione in Friuli Venezia Giulia, qui la società della conoscenza ha presupposti straordinari" ha detto Molinaro, ricordando peraltro che, per contribuire allo sviluppo e alla valorizzazione delle intelligenze, le infrastrutture e l'internazionalizzazione vanno completate dalla coesione sociale. "Da queste terre sono passati in tanti – ha spiegato l'assessore – e qui si parlano più lingue perché siamo il territorio italiano che più di tutti è stato spettatore e protagonista delle vicende storiche degli ultimi due secoli, in quanto punto d'incontro delle grandi culture europee e luogo purtroppo di confronto nel corso di due guerre mondiali". Una regione particolare, in qualche modo diversa dalle altre, alle quali è stato riconosciuto uno speciale Statuto di autonomia, che consente il privilegio di scegliere ma che obbliga anche a maggiori responsabilità.

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