Friuli in controtendenza

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Crescono i consumi in regione, mentre nel resto del Paese si regista uno stallo. Istat: in calo la fiducia dei consumatori.
Stallo dei consumi, secondo un'indagine nazionale di Confcommercio, in tutto il Paese, fatta eccezione per il Friuli Venezia Giulia, Molise e Basilicata, le uniche regioni che registrano livelli superiori a quelli del 2000.

Entrando nel dettaglio dello studio, si scopre che a livello di singole Regioni, nel 2009 tutte fanno registrare una contrazione dei consumi in termini reali con picchi in Calabria (-4,2%), Puglia (-3,6%), Sicilia (-3,2%) e Campania (-3%), mentre nel 2010 solo il Nord-Est ha recuperato i livelli di consumo pre-crisi.

La debolezza dei consumi a livello pro capite, complice il biennio di crisi 2008-2009, lascia prevedere un rallentamento generalizzato dell'uscita dalla crisi tanto che, a fine 2011, ben 17 regioni su 20 rischiano di registrare un livello di consumi inferiore a quello del 2000.

Mentre in una prospettiva di più lungo periodo, nel 2017, il Mezzogiorno avrà acuito il suo ritardo con una continua riduzione della spesa per consumi rispetto al totale nazionale. In ogni caso, a livello generale l'indagine segnala che le famiglie stanno tentando di recuperare i livelli di consumo persi nel biennio recessivo, anche se le previsioni per il 2011 sull'intero territorio restano modeste con un +0,8%.

La debolezza dei consumi a livello pro capite, complice il biennio di crisi 2008-2009, lascia prevedere un rallentamento generalizzato dell'uscita dalla crisi tanto che, a fine 2011, ben 17 regioni su 20 rischiano di registrare un livello di consumi inferiore a quello del 2000.

In calo la fiducia dei consumatori
Non giungono buone news nemmeno dai dati Istat sulla fiducia dei consumatori che indicano come ad agosto l'indice del clima di fiducia dei consumatori sia sceso a 100,3 da 103,7 di luglio. La flessione, diffusa a tutte le componenti, e' particolarmente marcata per il clima economico, il cui indice diminuisce da 74,9 a 70.

La fiducia sulla situazione personale scende da 118,8 a 116,2; quello sul quadro corrente passa da 116,5 a 112,8. L'indice relativo al complesso delle attese a breve termine segna un calo limitato, passando da 87,8 a 87,5. Peggiorano marcatamente, in particolare, i giudizi sulla situazione economica del paese e sul mercato dei beni durevoli. Peggiorano con minore intensità le valutazioni presenti e prospettiche sul risparmio e le attese sull'evoluzione del paese e del mercato del lavoro.

Migliorano lievemente, per contro, le valutazioni sulla situazione personale e sul bilancio familiare. I giudizi sulla dinamica dei prezzi alconsumo restano stabili rispetto a luglio, mentre le previsioni sull'evoluzione futura dell'inflazione registrano una flessione rispetto al mese precedente. La fiducia peggiora in tutte le ripartizioni e il deterioramento e' particolarmente intenso nel Nord-est.

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