Apertura XXV Congresso Eucaristico Nazionale. Il presidente Spacca all’incontro con il Legato Pontificio

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Card.Re: “Cen festa della fede e di popolo, orientamento del sentire comune. Marche onorate di ospitarlo”.
Aperto ufficialmente il XXV Congresso Eucaristico Nazionale. Il presidente della Regione Marche e Commissario delegato per il Cen, Gian Mario Spacca, ha accolto questo pomeriggio al porto di Ancona il Legato Pontificio S.Em. Card. Giovanni Battista Re. Spacca ha poi partecipato, al Teatro delle Muse di Ancona, all’incontro del Card. Re con le autorità. Ecco l’intervento del presidente della Regione alla cerimonia di apertura del Cen.
“Eminenze Reverendissime Cardinale Re e Cardinale Bagnasco, Eccellenze Monsignor Menichelli, Monsignor Conti e Vescovi tutti che rappresentate le Regioni Ecclesiastiche della Chiesa Italiana, autorità presenti, delegati per il Congresso Eucaristico Nazionale, signore e signori, è un grande onore rivolgere a voi un caloroso benvenuto nelle Marche a nome di tutta la comunità regionale.
La nostra Regione ha accolto con vivo orgoglio, entusiasmo ed emozione la scelta della Chiesa di voler svolgere il XXV Congresso Eucaristico nelle diocesi della Metropolia di Ancona. Si tratta, per la comunità regionale, di un autorevole riconoscimento delle sue virtù di responsabilità, della sua generosità e della sua capacità organizzative, doti che da sempre caratterizzano la gente delle Marche. E sono proprio passione, vitalità, entusiasmo ed emozione le virtù che la Regione Marche, le istituzioni del territorio, le forze dell’ordine, le diocesi, i cittadini, in una parola tutta la nostra comunità, hanno profuso in questi tre anni che hanno preparato l'evento con un impegno straordinario.
Il Congresso Eucaristico Nazionale è un momento importante di raccoglimento per tutta l'Italia intorno al tema dell'Eucarestia, centro della vita, della condizione umana e del lavoro. Ma anche una festa della fede, una festa di popolo e un'occasione di riflessione e orientamento del sentire comune. Nella domanda “Signore, da chi andremo?”, tema del Congresso, si può riassumere il senso profondo dell’evento: in un tempo in cui i valori di riferimento per la comunità nazionale sembrano offuscarsi, in cui famiglie e cittadini vivono quotidiane sofferenze, in cui i giovani faticano ad intravvedere l’orizzonte del proprio futuro, tutti siamo alla ricerca di risposte. E le risposte, come spesso accade, arrivano dalla preghiera ma possono essere agevolate anche dal dialogo, dal confronto, dalla condivisione delle esperienze e del vissuto di ciascuno. I cattolici italiani verificano queste risposte nell’apertura al Mistero dell’Amore, che si incarna nell’Eucaristia. E’ qui dal punto di vista delle istituzioni il grande valore del XXV Congresso Eucaristico: il ricco programma di incontri sui temi più sentiti del vivere quotidiano come il lavoro, la convivenza civile, i diritti dei più deboli, le famiglie con particolare riguardo a quelle che stanno per nascere, è fonte di arricchimento e rafforzamento per ciascuno di noi.
Eppoi, con particolare impazienza attendiamo l’emozionante appuntamento dell’11 settembre con il Santo Padre.
Il suo arrivo nelle Marche crediamo sia la testimonianza di un grande affetto che Papa Benedetto XVI ha verso la nostra bella terra. Quell’affetto e quell’energia che abbiamo già sentito con forza nel 2007 sulla grande spianata di Montorso per l’Agorà dei Giovani. Siamo grati al Santo Padre per essere voluto ritornare nuovamente nella nostra regione e soprattutto per aver scelto un luogo-simbolo come l’area della Fincantieri per celebrare la Santa Messa di domenica. Infatti, ci fa piacere pensare che la Santa Messa che Papa Benedetto XVI celebrerà in Fincantieri sia idealmente estesa a tutte le realtà produttive in difficoltà, con la partecipazione dei lavoratori in condizioni di precarietà. Non credo sia casuale che il Santo Padre abbia deciso, successivamente, di condividere la propria mensa con una rappresentanza di lavoratori delle aziende in crisi della provincia di Ancona. Anche questo è un importante segno di attenzione per chi sta attraversando momenti difficili. Un messaggio non solo di vicinanza ai temi del lavoro, ma di condivisione dei problemi, ed una ‘benedizione’ ai luoghi ed agli strumenti del lavoro. Un invito a rispondere alla sfida della crescita attraverso l’opera dell’uomo, a recuperare la dimensione e la centralità del lavoro non soltanto come mezzo di sopravvivenza, ma anche come valore per la realizzazione ed il completamento della persona umana.
Le Marche ed Ancona sono pronte. Sono pronte ad offrire a tutti i congressisti la migliore ospitalità, a far conoscere le virtù di una popolazione e di una terra, le migliori qualità dei marchigiani e le bellezze dei luoghi. Per questa settimana le Marche ed Ancona vorrebbero essere una ‘grande casa’, la vostra casa, la casa di tutti coloro che partecipano al XXV Congresso Eucaristico Nazionale. La nostra ricompensa sarà vedere la serenità nei vostri volti e ricevere l'ondata di energia che si sprigionerà nella preghiera e nella riflessione delle ragazze e dei ragazzi, delle donne e degli uomini che vivranno intensamente gli eventi del XXV Congresso Eucaristico Nazionale.
A tutti voi ancora grazie per la vostra presenza e buon lavoro”.

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