Senza allaccio niente incentivi

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L\’approvazione del Quarto Conto Energia è stata un\’epopea. A rallentare i lavori non è stato il no delle Regioni alla bozza presentata a metà aprile, ma lo scontro tra il ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani e il ministro dell\’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, in disaccordo sul momento di rilascio dell\’incentivo. Secondo il ministro Romani dovevano essere concessi "nel momento in cui l'impianto si aggancia alla rete, ossia nel momento in cui Enel dà la certifica¬zione che c'è stato l'allacciamento e quindi quando si sono fatti veramente i campi fotovoltaici e si è investito sulle macchine".Per il ministro Prestigiacomo invece gli incentivi si sarebbero dovuti concedere entro due mesi dal momento del completamento dei lavori di realizzazione dell'impianto, stabilito con un'autocertificazione, indipendentemente dall'effettivo allacciamento alla rete. Questo per evitare che le imprese che investono sul fotovoltaico siano danneggiate dai ritardi nell'allaccio dovuti alle società di gestione delle reti (Enel e Terna). Tenendo conto che il sistema di incentivazione previsto decresce con il passare dei mesi, i ritardi costano. La visione del ministro dell'Ambiente è stata definita "inaccettabile" dal ministro Romani che ha visto nell'autocertificazione di fine lavori l'apripista alla speculazione: chi completa un impianto, avendo ricevuto gli incentivi, potrebbe trascurare volontariamente l'allacciamento. Quale soluzione, allora? Dopo quasi un mese è stato trovato l'accordo che si basa sull'ipotesi Romani: gli incentivi saranno concessi a seguito dell'allaccio alla rete; in caso di ritardi imputabili al gestore della rete, il proprietario dell'impianto sarà risarcito secondo le modalità stabilite dall'Autorità per l'energia elettrica e gas. Nonostante l'iniziale disaccordo, anche il ministro per l'Ambiente manifesta soddisfazione. "Superate le incomprensioni – dichiara la Prestigiacomo – credo che il decreto che rende operativo il Quarto Conto Energia sia un provvedimento che rafforzi il settore. Abbiamo supportato i piccoli impianti fino a 200 Kw, non solo sui tetti, ma anche a terra. E' un capovolgimento importante dei criteri precedenti perché si spinge sui piccoli e si privilegia l'autoconsumo che è la finalità fondamentale".

Without connection no incentives
The approval of the Quarto Conto Energia has been an epic act. To slow the activities it has not been of the negative answer of the Regions to the draft introduced at half April, but the clash between the ministry of Economic Development, Paolo Romani and the ministry for the Environment, Stefania Prestigiacomo, disagree at the moment of the issue of the incentive. Romani affirmed that the incentives could be granted when the system was connect to the net. The ministry Prestigiacomo Instead asserted that the incentives could be granted within two months since the completion of the works of the system established by a certifica¬tion, independently from the real connection to the net, in order to avoid that the enterprises that invest on photovoltaic are damaged by the delay of connection created by the companies that manage the nets (Enel and Terna). One month later it has been signed the agreement based on Romani hypothesis: the incentives will be granted after the net connection: in case of delays the owner of the system will be paid according to the modalities established by the Authority for electric power and gas.

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