Un arco di porti. Un unico gate

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NAPA, Associazione dei Porti del Nord Adriatico (North Adriatic Ports Association) è stata fondata nel marzo 2010 dalle Autorità Portuali di Ravenna, Venezia, Trieste e Capodistria. Il porto di Fiume ne diventerà membro a pieno titolo non appena la Croazia entrerà nell\’Unione europea. Un progetto che a prima vista potrebbe sembrare molto giovane, ma che in realtà è in fase di incubazione da tantissimi anni. I 20 mesi di vita, quindi, non debbono trarre in inganno perché il NAPA è già oggi a tutti gli effetti uno stakeholder con cui è necessario dialogare quando si affrontano i temi della portualità e dell\’intermodalità, specialmente se si analizzano le questioni inerenti un\’area vasta come quella della Macroregione Adriatica o se si vogliono affrontare le questioni relative ai flussi di traffico dell\’intera area Mitteleuropea.
"I primi risultati raggiunti? Sicuramente essere riusciti, intanto, a realizzare il NAPA!", ha dichiarato Guido Ceroni, direttore generale dell'Autorità Portuale di Ravenna. "Non è una cosa da poco passare dalle parole ai fatti, specialmente quando si parla di porti, tra loro concorrenti, tutti con peculiarità, eccellenze e attitudini specifiche, che fino a poco tempo non pensavano affatto a coordinarsi. NAPA raggruppa cinque scali di cui tre italiani, due stranieri di cui uno nemmeno appartenente all'Unione europea; è quindi facile immaginare a quali tipi di problematiche legislative e fiscali si vada incontro quando si vuole mettere insieme un gruppo così eterogeneo sotto un unico cappello".
La comunicazione integrata era fra le priorità del NAPA. Vi siete già presentati a qualche fiera come associazione?
"Si, era una delle priorità. Dare un'immagine di queste realtà come un arco di porti che possano rappresentare un unico gate era fondamentale, specialmente in alcune aree, come la Cina, dove le dimensioni e i numeri hanno un'importanza fondamentale nelle relazioni atte a sviluppare business. Questo è stato fatto a Shanghai, ma la stessa formula è stata presentata ad una fiera europea, quella di Monaco. Ma l'attività di NAPA si è fatta sentire anche in altri luoghi istituzionali come la nostra presenza su alcuni tavoli di lavoro in sede di Commissione europea per la questione del corridoio Adriatico – Baltico e, per alcuni temi specifici con il Governo italiano".
L'intermodalità diviene per voi questione strategica?
"Assolutamente si. Non si può fare nulla se non c'è una giusta integrazione fra i porti e i rispettivi retro porti, fra la rete viaria e quella ferroviaria. Dobbiamo tenere presente che la nostra area di influenza è relativa alla Mitteleuropa e, ovviamente, al mercato nazionale; quindi, per fare un esempio estremo, è totalmente inutile far sbarcare in uno dei nostri porti della merce diretta in Germania, risparmiando giorni di navigazione per portare la merce in Nord Europa, se poi si impiega un tempo maggiore per consegnare la merce alla destinazione finale a causa di pesantezze burocratiche o per carenza delle infrastrutture sopra citate"
La rete informatica è fondamentale per poter far dialogare i porti associati. Quali sono i progetti in campo a tal proposito oggi?
"Al momento vorremmo uniformare tutti i linguaggi informatici all'interno di ogni singolo porto associato. Questo, è un obiettivo a porta¬ta di mano e su cui stiamo lavorando grazie ai finanziamenti europei concessici con il progetto ITS Adriatic multi – port gateway. In questa prima fase abbiamo commissionato uno studio di fattibilità al fine di costituire dei sistemi organici in ogni singolo scalo. L'importo ricevuto è di 1.442.500 euro e servirà per realizzare una piattaforma informatica comune (e – platform) che funga da anello di congiunzione, sia orizzontale – cioè tra i diversi sistemi di port community esistenti – sia verticale – cioè tra i sistem lato mare e lato terra. Il progetto avrà una durata complessiva di 30 mesi e sarà completo entro giugno 2013".

Many ports. A single gate
NAPA, North Adriatic Port Association has been founded in March 2010 by the Port Authorities of Ravenna, Venice, Trieste and Koper (Slovenia). The Port of Rijeka is expected to become a full member, once Croatia joins the EU. A plan that at first sight could seem very young, but actually it is in course of action from many years.
“The first results achieved? Sure to have been able to create NAPA!”- declared Guido Ceroni, general manager of the Port Authority of Ravenna. “It is not easy to pass from the words to the actions, especially when we talk about ports, that up to a time they did not think to create a cooperation among them. A fantastic goal. Here because the integrated communication is one of the priorities of NAPA. We have introduced ourselves like a single gate to Shanghai and Monaco”.
The intermodality becomes for you a strategic issue?
“Absolutely. We must consider that our force area is about to central Europe and, obviously, at the national market; therefore, it’s totally useless to make to disembark in one of our ports of the goods addressed in Germany, saving navigation days in order to carry the goods in North Europe, if then a greater time is employed in order to deliver the goods to the final destination because of bureaucratic or for deficiency of infrastructures already mentioned”.
The network is fundamental in order to create a communication between the ports associated. Concerning this situation which are actually the plans?
“Actually, we would join all programming languages of every single associated port. This is an available aim on which we are working thanks to the European financings granted us by ITS plan Adriatic multi – port gateway that will be completed in June 2013”.

www.portsfnapa.com

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