Il San Raffaele del Mediterraneo a Taranto si farà. Il progetto è ormai esecutivo, con la pubblicazione dei bandi di gara in Gazzetta Ufficiale lunedì scorso. I lavori cominceranno nel 2013 e finiranno probabilmente nel 2016. L’opera costerà circa 214 milioni di euro, di cui 120 finanziati dalla Regione Puglia con fondi FAS 2007-2013, mentre la quota restante arriverà da un leasing. Critica la Uil, che parla di tagli agli ospedali pubblici e per sovvenzionare un complesso privato che fa capo alla Fondazione San Raffaele Monte Tabor. Ente fondato da don Luigi Verzè, recentemente indagato, che ha circa 1,5 miliardi di euro di debito e rischia il fallimento.
Un comunicato del governatore della Puglia Nichi Vendola chiede la sospensione del bando. Perché “il Servizio urbanistica regionale dell’assessorato alla Qualità del territorio […] ha riscontrato una incongruità tra quanto rilevato dal corpo forestale dello Stato e quanto invece attestato nella perzia tecnica del Comune di Taranto in merito alle aree percorse dal fuoco”. Anche Rocco Palese, capogruppo Pdl in Regione, condivide la richiesta di sospensione anche “alla luce delle allarmanti notizie di stampa” che riguardano don Verzè. Proprio visti i recenti sviluppi delle inchieste che riguardano il San Raffaele, il consigliere regionale Fli Eupreprio Curto ha presentato una interrogazione a Vendola. Per capire “i riflessi che le inchieste giudiziarie potrebbero determinare sul progetto” pugliese, “i rischi legati ad un uso non ideoneo delle risorse pubbliche regionali” e i “motivi di opportunità” che “dovrebbero suggerire una definitiva presa di distanza della Regione Puglia dal puzzle del San Raffaele”.
