Bilancio di previsione 2012: conti in ordine, niente nuove tasse, sì patto stabilità

541

I conti della Puglia sono in sicurezza. E francamente, mi sembra inopportuno parlare di tesoretti quando ci sono risorse così scarse da allocare in settori falcidiati dai tagli del Governo centrale, come i trasporti per i pendolari o i servizi sociali\”.
L'assessore al Bilancio, Michele Pelillo, questa mattina ha infatti presentato con il presidente Vendola e il capo di gabinetto Davide Pellegrino il bilancio di previsione 2012, "non facile da chiudere, ma che alla fine ha visto soddisfatti tutti i settori e che si chiude agli stessi livelli del 2011 nonostante i pesanti tagli. In altre regioni invece che quattro ore ci avrebbero messo quattro giorni".

Il bilancio ora inizia l'iter nelle commissioni consiliari competenti fino alla maratona consiliare di fine anno. La disponibilità per i settori che sarebbero stati colpiti – come il trasporto – treni, pullman e aerei, ma anche il fondo per le non autosufficienze, è stata trovata anche grazie ai "lusinghieri risultati del piano di rientro sanitario". E il bilancio è stato licenziato ieri sera dalla Giunta dopo una lunga seduta. "Il nostro bilancio – continua Pelillo – è molto forte. Il trend del debito ad esempio: dal 2005 siamo riusciti a dimezzarlo e oggi siamo la regione meno indebitata d'Italia. Certo, il debito resta: se non lo avessimo e non dovessimo pagare le rate di interessi che abbiamo ricevuto in eredità, avremmo potuto fare di meglio con il bilancio. Eppure, nonostante la congiuntura sfavorevole, abbiamo la stessa disponibilità del 2011 senza aumentare le tasse".
"Ancora una volta – continua – abbiamo dato priorità al cofinanziamento dei fondi comunitari, versando 676 milioni di euro. E ciononostante non utilizziamo quanto previsto dal decreto Monti per la parziale nettizzazione del cofinanziamento dei fondi europei: i 218 milioni concessi ci avrebbero fatto comunque andare in sanzione. Però al 31 dicembre confermiamo che il patto di stabilità sarà del tutto rispettato. E' una fase nuova: recenti innovazioni legislative ci hanno imposto di verificare prima il rispetto del patto di stabilità e poi di incardinare il bilancio. Per la prima volta abbiamo scritto il bilancio sulla base dei limiti imposti dal patto di stabilità e non sull'equilibrio della competenza di parte corrente e capitale: è un cambio epocale per tutte le Regione al quale siamo stati pronti. E allineando la disponibilità di cassa crea un effetto virtuoso perché non crea residui passivi".

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here