“Dobbiamo avere il coraggio di premiare chi si spacca la schiena e ha i calli nelle mani e non coloro che passano le giornate dal commercialista e non hanno nulla a che vedere con la terra”. Lo ha detto il presidente della Regione Veneto oggi a Vinitaly 2012. “Il Vinitaly è il luogo dell’identità, è la sua celebrazione; è dunque l’occasione per parlare del futuro della nostra agricoltura e della nostra enologia, dove non mancano preoccupazioni. Il nostro punto di forza è quello di avere la tipicità e dobbiamo mantenere questi valori in capo ai nostri agricoltori, la sfida per il nostro territorio è quella identitaria”.
"Grazie ministro per aver difeso la nostra posizione circa la partita degli Ogm – ha detto ancora il presidente del Veneto – argomento sul quale il mondo scientifico è spaccato. Io dico semplicemente una cosa: piantare semi che non danno vita a semi significa consegnare l’agricoltura alle multinazionali. Il Veneto deve difendere i suoi 350 prodotti tipici, l’Italia i suoi 4.700: non possiamo permetterci di perdere questa ricchezza. Quella degli Ogm è una partita cogente e non diciamo che dove sono autorizzati i coltivatori guadagnano di più perché è vero il contrario: fanno la fame”.
Il presidente del Veneto ha infine accennato all’Expo 2015 “Nutriamo il pianeta”. L’Expo ci entusiasma, ma ci preoccupa il cannibalismo che può mettere in piedi; diamo piena collaborazione ma non deve diventare occasione per riorganizzare tutta la filiera agroalimentare. Veneto e Verona sono punto di riferimento nazionale: dovrà restare così”.