Sarajevo Film Festival Regional Forum

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Il programma Industry del Festival cinematografico bosniaco ha presentato il Regional Forum, la principale conferenza annuale sullo stato dell’industria cinematografica del sud-est europeo, organizzata quest’anno in collaborazione con il giornale Screen International. L’evento, articolato in due giornate di incontri, case-study e discussioni, ha portato all’Hotel Europe di Sarajevo un centinaio di professionisti del settore pubblico e privato, provenienti da 15 diversi paesi. I temi affrontati sono di particolare pregnanza per l’analisi dello sviluppo e dell’andamento del settore cinematografico in Bosnia e nell’area balcanica. Nella prima giornata si è parlato dell’attuale digitalizzazione delle sale, uno degli aspetti che più attanaglia il comparto della distribuzione, tra l’evoluzione tecnica del mercato e le difficoltà di investimento degli esercenti. Thomas Ruettgers e Igor Rahelić hanno presentato DCINEX, leader nella fornitura di servizi per il cinema digitale in Europa, che offre attrezzatura tecnica e installazione all’esercente, post-produzione e masterizzazione per i distributori, consegna delle copie in tutta Europa e gestione dei diritti del digitale. Legato al tema della distribuzione e della promozione dei film, gli ospiti si sono confrontati sulla realtà delle piattaforme online per sviluppo e diffusione delle opere; a riguardo Mathilde Henrot ha presentato Festival Scope, piattaforma B2B dedicata a programmatori di festival, giornalisti cinematografici e professionisti impegnati in co-produzione, acquisizione e promozione.
Una delle questioni pregnanti del Forum è stata la formazione di un mercato audiovisivo regionale integrato nell’Europa Sud-orientale. L’area balcanica è costituita da piccoli paesi con grandi talenti ma forze ridotte, se non tanto nella fase di produzione quanto soprattutto in promozione e distribuzione delle opere cinematografiche. Non è un caso che il Pavilion regionale al festival di Cannes abbia portato grande visibilità, come testimonia Sanja Dorotić del Centro Audiovisivo Croato. Unire le forze per raggiungere un mercato non più statale ma regionale, è la chiave per affrontare i problemi condivisi dalle diverse cinematografie, partendo dall’accordo, siglato a Belgrado, dal Consiglio dei Ministri della Cultura dell’Europa sud-est, per l’elaborazione di una legge sul copyright, forme di finanziamento comuni e una digitalizzazione del patrimonio audiovisivo.
Nella seconda giornata di lavori Eric Garandeau, presidente del Centro Nazionale del Cinema di Parigi, ha presentato le aree di intervento dell’istituzione francese, illustrando il sistema di finanziamento del settore cinematografico attivo in Francia, uno degli esempi più efficaci in Europa e assiduo co-produttore nel cinema balcanico. Il Forum si è concluso con una breve panoramica sullo stato dell’audiovisivo in Bosnia Erzegovina: Jovan Marjanović, rappresentante del Film Fund Sarajevo, Vedran Padalović del Ministero della Cultura della Repubblica Srpska e il produttore Zoran Galić hanno illustrato un progetto congiunto di mappatura di tutti gli attori coinvolti nel cinema del paese (istituzioni, imprese, investitori, professionisti), per sistematizzare ed incrementare le opportunità di lavoro nel settore.

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