Certo, c\’è sempre chi fa meno. Ma si tratta in qualche caso del super super lusso: Ferrari, Lamborghini, Maserati. Meraviglie della meccanica e del design già di non norma non prese d\’assalto. Ora la crisi non risparmia nemmeno ricchi e ricchissimi. Il crollo del mercato delle vetture travolge tutti e schiaccia in particolar modo il produttore molisano Di Risio. A settembre il gruppo di Macchia d'Isernia, Dr Motor, ha venduto appena 45 utilitarie. Un anno fa nello stesso mese aveva piazzato sulle strade 199 mezzi.
Una caduta a picco impressionante, ben al di sopra del già negativissimo trend nazionale, come dimostrano i dati diffusi in questi giorni dall'Unrae, l'Unione nazionale rappresentati autoveicoli esteri (vedi tabella) e riportati da importanti quotidiani nazionali, come Repubblica. In Italia nel mese appena passato sono state immatricolate 109.178 autovetture con una riduzione rispetto a 12 mesi fa di circa il 26 per cento.
Ma per la Dr e il suo patron, da tempo in pista per lo stabilimento Fiat di Termini Imerese nonostante un pesantissimo stop da parte del ministro Passera, le cose vanno molto peggio: in termini percentuali le vendite passate da 199 (settembre 2011) a 45 (settembre 2012) segnano – 77,39 per cento. Con una presenza pari allo 0,04 per cento.
E non è andata meglio dagli inizi del 2012 ad agosto scorso: 518 vetture in tutto. Una sessantina al mese. Nel 2011 – sempre per lo stesso lasso di tempo: 8 mesi – le cifre viaggiavano a ben altri livelli per la casa automobilistica di Macchia di Isernia: oltre 200 al mese per un totale annuo di 2.549. Tra l'anno scorso e quello corrente la contrazione è stata del 77 per cento, con un'ulteriore flessione a settembre. Nel 2012 Massimo Di Risio ha conquistato lo 0,05 percento del mercato. Nel 2011 era all'0,19. Cifre che mostrano in maniera secca una situazione davvero difficile.