È italiano il supercomputer green

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Avanguardia tecnologica e sostenibilità. Sono queste le caratteristiche di Eurora (European Many Integrated Core and Architecture), il supercomputer tutto italiano che ha stabilito un nuovo record d’efficienza energetica nell’ambito dei data center.

Sviluppato e realizzato dalla friulana Eurotech (azienda leader settore del supercomputing) in collaborazione con Nvidia (impresa che sviluppa tecnologie di Visual Computing), Eurora si trova al Cineca, il centro di supercalcolo più importante d'Italia situato a Casalecchio di Reno, in provincia di Bologna. La macchina è stata accesa ufficialmente nei giorni scorsi e le sue prestazioni superano del 26% quelle del primo data center (fino a poco tempo fa) della classifica dei supercomputer più efficienti al mondo, il Green500 list.

"Per ottenere questo risultati – spiega a Energie Sensibili Giovanbattista Mattiussi di Eurotech – abbiamo lavorato sul design delle schede, sulla catena di conversione di potenza e sul sistema di raffreddamento. Con questa logica: tra due componenti che offrissero le stesse prestazioni e funzionalità, si è scelto quella che avesse consumi energetici minori. La conversione di potenza è stata ottimizzata raggiungendo livelli di efficienza molto alti attorno al 96-97%. Il resto lo ha fatto il nostro sistema di raffreddamento a liquido che, mantenendo la temperatura dei componenti più bassa dei sistemi raffreddati ad aria, permette di ottenere una maggiore efficienza energetica più alta".

Come spiega a Energie Sensibili Carlo Cavazzoni, responsabile tecnico del dipartimento Supercalcolo del Cineca, "Eurora verrà impiegato nello studio dei costituenti fondamentali della materia, la fisica della materia condensata, l’astrofisica, la biologia e le scienze della Terra".

Attualmente il computer è ancora un prototipo, ma entro il 2018 sarà in grado di sostenere miliardi di miliardi di operazioni al secondo, con consumi assolutamente contenuti. Si tratta di un traguardo straordinario rispetto al panorama attuale. Il computer utilizzato oggi da Cineca, per fare un paragone, classificato al nono posto tra i più potenti al mondo, riesce a compiere 2 milioni di miliardi di operazioni al secondo.

"La sfida che abbiamo affrontato insieme al Cineca – sottolinea Mattiussi – è quella dell’ottimizzazione minuziosa, cioè provare a ottenere più efficienza da componenti standard, quindi abbinare le alte prestazioni con il risparmio energetico mantenendo però intatta la compatibilità che si ha usando componenti commerciali. In pratica Eurora non è una macchina creata per fare un record. Il prossimo passo, infatti, è sfruttare i passi avanti che abbiamo fatto con Eurora anche nei normali computer. Il nostro sistema di raffreddamento, ad esempio è stato già applicato a schede prodotte da terzi".

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