Missione economico-istituzionale in Russia, agroalimentare protagonista a Mosca

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Agroalimentare made in Italy/Marche protagonista oggi a Mosca. Accanto al turismo, dunque, la Regione è impegnata a promuovere il settore agroalimentare già particolarmente apprezzato dai russi, che già oggi rappresentano il 6% del nostro export di vino. Clou della giornata, l’incontro nella prestigiosa sede della Camera di Commercio Federale dal titolo “Le prospettive del mercato russo per i prodotti tipici regionali italiani”, organizzato nell’ambito del Festival Buona Italia Marche. Al seminario, cui sono seguiti incontri BtoB tra imprese russe e marchigiane, hanno partecipato circa 80 aziende russe di distribuzione, importazione e ristorazione. “Un’occasione di estremo interesse per le nostre imprese agroalimentari – dice il presidente Spacca – Come per il turismo, anche per questo settore il posizionamento e le prospettive delle Marche nel mercato russo sono di grande potenzialità. Il target al quale si rivolge l’attività della Regione Marche in Russia è medio-alto e a questa fascia appartengono le numerose imprese che stanno incontrando in BtoB le aziende marchigiane. Non solo promozione, ma oggi soprattutto focus sulla distribuzione, con alleanze ed aggregazioni che consentano alle micro imprese marchigiane di poter accedere al grande e complesso mercato russo. L’interesse per il nostro settore agroalimentare è davvero molto forte e lo testimoniano il numero degli operatori economici presenti e le pagine che la stampa russa sta dedicando, oltre che al turismo, ai prodotti della terra marchigiana”.
E sempre l’agroalimentare è stato il protagonista dell’evento di ieri sera nella Residenza dell’ambasciatore italiano a Mosca, per l’apertura dell’Anno del Turismo Russo e il Lancio del Festival Buona Italia–Marche. Le 16 aziende agroalimentari provenienti da tutta la regione, hanno potuto promuovere i loro prodotti nel corso della serata, che ha visto la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni italiane e russe (Ice, Enit, Confindustria Mosca, Camera di Commercio italo-russa, ecc.), testate di carta stampata e Tv, opinion leader e opinion maker.
Domani la missione si sposta a San Pietroburgo dove, come già nelle tappe di Ekateringburg e Mosca, la Regione presenterà l’offerta turistica ai media e ai 40 tour operator locali che parteciperanno a incontri BtoB con imprese turistiche marchigiane. Tra le novità in arrivo per questa area strategica, una sezione del sito Marche Turismo interamente in lingua russa.

SCHEDA: L’AGROALIMENTARE MARCHIGIANO
Imprese
Nelle Marche al 2012 le imprese attive dell’agroalimentare rappresentano ben il 21% delle attività imprenditoriali totali.
Produzione
Il settore produce 1 miliardo e 131 milioni di euro pari al 3% del PIL marchigiano. Le industrie alimentari e delle bevande rappresentano da sole più della metà dell’agro-alimentare in termini di valore aggiunto prodotto.
Unità di lavoro
In termini di unità di lavoro il settore occupa in media 49.500 unità di lavoro all’anno corrispondente quasi al 7% delle unità di lavoro occupate dal sistema produttivo marchigiano nel suo complesso.
Esportazioni
Le esportazioni marchigiane del settore sono in crescita da diversi anni.
Nel 2012 hanno registrato un +16%. Nel I° semestre 2013 +13%.
Verso la Russia il settore ha esportato, nel I° semestre 2013, prodotti per 1.628.383 euro, con un’invarianza rispetto allo stesso periodo del 2012.
La prima voce di esportazione del settore Agroalimentare è quello delle Bevande, ramo in crescita composto principalmente dal Vino (+6% nel 2012).
L’export di vino verso la Russia (che rappresenta il 6% del totale delle esportazioni marchigiane del ramo) nel 2012 ha registrato un +2% rispetto all’anno precedente.
Situazione Congiunturale fino al II°trim 2013
L’agroalimentare risulta uno dei settori meno colpiti dalla crisi. La produzione è in ripresa e il lieve calo sul mercato interno è compensato dalla buona crescita (media annua +3%) delle vendite sul mercato estero.
Principali filiere agro-alimentari del Distretto:
• ortofrutta,
• lavorazione e conservazione del pesce,
• produzione di vini.
Molto sviluppato è l’indotto del distretto:
• imprese produttrici di imballaggi specifici,
• progettazione e costruzione di macchinari e impianti per la lavorazione, per la conservazione ed il confezionamento dei prodotti
• relative attività di servizio (assistenza, manutenzione, commercializzazione di articoli tecnici, ecc.).

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