Ponte del I novembre per 7 milioni di italiani + 1.7%

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“Anche se il numero degli italiani e degli stranieri che sono andati in vacanza per il ‘ponte’ del 1° novembre potrebbe far segnare un’impercettibile risalita, prevediamo un calo della quota di coloro che soggiorneranno in albergo, agriturismo e bed and breakfast, contribuendo ad accrescere lo stato di difficoltà nel quale si dibattono centinaia di aziende”. È questo il commento del Presidente della Federalberghi, Bernabò Bocca, alla lettura dei risultati di un’indagine* esclusiva svolta dal Centro Studi della Federazione con il supporto tecnico dell’Istituto ACS Marketing Solutions. “Abbiamo apprezzato il primo, sia pur timido segnale, che la legge di stabilità ha dato, intervenendo sulla deducibilità dell'IMU per gli immobili strumentali -afferma Bocca-. Confidiamo che analoghi segnali positivi possano pervenire in merito alla nuova tassa sui rifiuti e sui servizi, tenendo conto del fatto che gli alberghi hanno una bassa produzione di rifiuti ed in merito alle deduzioni Irap, che chiediamo vengano estese anche ai lavoratori stagionali del settore turismo.

“Al contempo le parole pronunciate due giorni or sono dal Ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, sulla riduzione del limite per le spese in contanti, ci preoccupano in quanto una simile misura rischierebbe di danneggiare sia la clientela italiana sia soprattutto quella estera abituata a pagare cash qualsiasi acquisto di beni e servizi con limiti ben più ampi nel resto dei Paesi del Vecchio Continente.

“Per dare valore al turismo, occorre intervenire sulla qualità dell'offerta, sostenendo con il credito d’imposta gli investimenti diretti alla riqualificazione delle strutture ricettive ed assegnare all'Enit risorse adeguate per promuovere l'offerta turistica italiana.

“L’invito che pertanto rivolgiamo al Parlamento ed al Governo -conclude Bocca- è per una attenta riflessione ed un opportuno coinvolgimento delle categorie su quanto si sta progettando, affinché non si partorisca un banale topolino che affossi e porti ad un definitivo declino il settore, bensì un leone ruggente in grado di accrescere realmente l’occupazione e l’economia turistica del Bel Paese”.

* L’indagine è stata effettuata dal 21 al 25 ottobre intervistando con il sistema C.A.T.I. (interviste telefoniche) 3.003 italiani, rappresentativi degli oltre 50 milioni tra coloro che costituiscono l’intera popolazione maggiorenne.
I RISULTATI DELL’INDAGINE

IL ‘PONTE’ IN ITALIA O ALL’ESTERO? – Saranno circa 7 milioni gli italiani (tra maggiorenni e minorenni) in viaggio nei prossimi giorni, che trascorreranno almeno 1 notte fuori casa (rispetto ai 6,9 milioni del 2012).

Questo numero equivale ad un +1,7% della popolazione rispetto allo stesso periodo del 2012.

Il 90% di italiani (rispetto all’87,5% del 2012) rimarranno nel Bel Paese, mentre l’8% (come nel 2012) andranno all’estero.

LE LOCALITÀ PIÙ GETTONATE – Saranno le località montane quelle più frequentate durante questo ‘ponte’ del 1° novembre.

Il 39% (come nel 2012) di coloro che si muoveranno le preferiranno ad altri lidi.

Il 24% (come nel 2012) andranno in località di mare.

Il 19% (rispetto al 20% del 2012) si recheranno in località d’arte, un 2,4% (rispetto al 2,9% del 2012) coglieranno questa occasione per ritemprarsi in località termali e del benessere ed un 3,5% (rispetto al 3,8% del 2012) andrà in località lacuali.

L’8,6%, infine, indica un altro tipo di località e saranno essenzialmente coloro che si recheranno nei loro centri di origine per onorare la festività di Ognissanti.

LE VACANZE ALL’ESTERO – Per quei pochi che sceglieranno mete estere per questa breve pausa vacanziera, le grandi capitali europee faranno la parte del leone con addirittura il 61,6% della domanda complessiva.

L’11,8% andrà oltre oceano in visita alle grandi capitali extra-europee.

Un 13,3% sceglierà le montagne d’oltre confine ed un 6,6% opterà per mari esotici.

DOVE ALLOGGIARE – L’albergo sarà la struttura prescelta dal 32% dei viaggiatori (rispetto al 32,6% del 2012), seguito dal 29,5% di chi andrà in casa di parenti o amici (rispetto al 29,2% del 2012) e dal 14,8% che si recherà in casa di proprietà (rispetto al 14,9% del 2012).

L’agriturismo sarà scelto dal 5% dei viaggiatori (rispetto al 5,1% del 2012), il Bed & Breakfast dal 4,5% dei vacanzieri (rispetto al 6,7% del 2012), il residence dal 3,3% (rispetto allo 0,8% del 2012) ed il rifugio alpino salirà al 3,1% delle preferenze (rispetto all’1,6% del 2012).

LA SPESA COMPLESSIVA E LE NOTTI DI VIAGGIO – La spesa media pro-capite, comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti, si attesterà sui 249 Euro (rispetto ai 247 del 2012 per un +0,8%).

Da ciò un giro d’affari che si attesterà su 1,74 miliardi di Euro (rispetto a 1,71 miliardi di Euro del 2012 per un +1,4%).

Chi resterà in Italia spenderà mediamente 221 Euro (come nel 2012) e 526 Euro a persona (rispetto ai 541 Euro del 2012) verranno invece mediamente spesi da chi sceglierà una vacanza oltre confine.

La durata media del soggiorno durante questo ‘ponte’ del 1° novembre, sarà infine di 2,5 notti trascorse fuori casa (rispetto alle 2,9 notti del 2012).

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