La presidente della Regione FVG, Debora Serracchiani, ha ricevuto a Trieste il comandante generale della Guardia Costiera – Capitanerie di porto ammiraglio Felicio Angrisano, in Friuli Venezia Giulia per una visita istituzionale e di ricognizione delle realtà marittime.
Angrisano era accompagnato dal comandate della Capitaneria di
Trieste e direttore marittimo FVG, capitano di vascello Goffredo
Bon, e con Serracchiani ha affrontato i temi che in regione ed a
livello nazionale sono connessi con il rinnovo delle strutture
portuali, l'importanza di coniugare la tutela dell'ambiente con
un più moderno sistema dei traffici marittimi, il problema dei
dragaggi e la necessità di provvedimenti in linea con le
direttive comunitarie sulle interconnessioni strutturali e
portuali in vista della realizzazione dei corridoi europei.
La presidente ed Angrisano hanno espresso pieno accordo
sull'importanza di arrivare, in Friuli Venezia Giulia, ad unica
entità di gestione per i tre scali regionali, un coordinamento di
fatto che porterebbe alla messa in rete dell'operatività portuale
ed a uno snellimento delle procedure.
Ricordando che quello di Monfalcone è, in Italia, l'unico porto
di esclusiva competenza regionale, la presidente ha osservato che
comunque per alcuni problemi connessi al suo funzionamento
permane la necessità di un confronto a livello ministeriale che
rallenta svariati processi, tra cui quello dei dragaggi.
Un problema che potrebbe essere risolto, è stato osservato, con
il riconoscimento di un ente unico a livello nazionale per la
validazione e la certificazione delle analisi per i dragaggi.
Serracchiani ha anche ribadito in quest'occasione come sia
fondamentale arrivare alla stesura del Piano strutturale del
Porto di Trieste, ed ha ricordato che "in questo momento è in
piedi, a livello nazionale, un progetto di riforma del sistema
portuale da cui potrebbero derivare gli strumenti utili al
miglioramento della governance dello scalo".
Affrontando il tema di una delle mission della Guardia costiera,
l'ammiraglio ha quindi ricordato l'impegno del corpo sul fronte
sempre aperto dell'immigrazione e ha sottolineato l'importanza di
coniugare la sicurezza allo sviluppo, in un processo che, nel
rispetto delle esigenze della popolazione, ponga la prima alla
base della crescita economica anche in ambito marittimo.
