Quando il record è negativo

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Abbiamo speso fiumi di parole su quella che da ormai tanti, troppi anni è la situazione economica del bel Paese, dell’Ue e del mondo. Abbiamo analizzato i perché, i percome e le soluzioni. Abbiamo fatto previsioni sempre disattese, scritto di ripartenze che non sono mai arrivate, immaginato una luce in fondo al tunnel che non è riuscita mai a rischiarare i nostri giorni. Le scadenze, i numeri, ci hanno sempre impietosamente dato torto. Ma attenzione, non c’è limite al peggio. Oggi, mentre la discussione politica dentro e fuori la maggioranza s’incentra sull\’articolo 18 e il Jobs Act, dall\’Istituto di statistica arrivano nuovi dati allarmanti sul mercato del lavoro. Un mercato che, a detta dello stesso Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, avrà bisogno di anni e potrebbe comunque non tornare mai ai livelli visti prima della recessione. L’Istat nel suo bollettino rileva che il tasso di disoccupazione dei 15/24enni, in altre parole la quota dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca è pari al 44,2%, ed è ancora in crescita di 1,0 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 3,6 punti nel confronto tendenziale. I giovani disoccupati, secondo l’Istat, in questa fascia d’età sono 710 mila. Si tratta del
dato più alto dal ’77, data d’inizio delle serie storiche trimestrali. Dal calcolo sono esclusi i giovani inattivi, cioè coloro che non sono occupati e non cercano lavoro, ad esempio perché impegnati negli studi. Sul totale della popolazione giovane, infatti, i senza lavoro sono all'11,9%, stabili rispetto a luglio, ma in crescita di 0,7 punti percentuali rispetto al 2013.
In controtendenza il tasso di occupazione generale che ad agosto è stato pari al 55,7%, in crescita di 0,1 punti percentuali sia in termini congiunturali sia rispetto a dodici mesi prima. Gli occupati ad agosto sono 22 milioni 380 mila, in aumento dello 0,1% rispetto al mese precedente (+32 mila) e sostanzialmente invariati su base annua. Il numero d’individui inattivi tra i 15 e i 64 anni aumenta dello 0,2% rispetto al mese precedente mentre diminuisce dello 0,5% rispetto a dodici mesi prima. Il tasso d’inattività, pari al 36,4%, cresce di 0,1 punti percentuali in termini congiunturali mentre diminuisce di 0,1 punti su base annua. Dati sul mercato del lavoro sono arrivati anche da Eurostat: ad agosto il tasso di disoccupazione nell'Eurozona era dell'11,5%, stabile rispetto a luglio ma in calo rispetto al 12% di un anno prima. Nell’Ue il dato è al 10,1%, il livello più basso da febbraio 2012; a luglio era al 10,2%, un anno prima al 10,8%. Complessivamente nell’Ue c'erano 24,642 milioni di disoccupati, di cui 18,326 milioni nell'Eurozona. Rispetto a luglio i disoccupati sono calati di 134 mila nell’Ue e di 137 mila nell'Eurozona; rispetto ad agosto 2013 sono calati di 1,745 milioni nell’Ue e di 834 mila nell'Eurozona.
Questo il quadro poco allegro, ma la domanda è… vi sono settori, aree, dove cercare opportunità lavorative e professionali? Siamo davvero sicuri di conoscere specificatamente le attività, le imprese e le realtà dei vari territori? Con queste domande in testa e cercando le varie risposte si è deciso di dedicare questa edizione ai mestieri e le professionalità di un settore ben preciso: la movimentazione delle merci. L’area individuata su cui svolgere l’approfondimento è il porto di Ancona. Abbiamo preso spunto dall’iniziativa fortemente voluta dall’Autorità Portuale di Ancona che con l’evento, Porto Aperto, ha voluto declinare la catena del valore di una delle sue attività principali.

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