Porto di Ravenna: il 2014 chiude con un + 8,8%

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Nel corso del 2014 sono state movimentate nel Porto di Ravenna 24.460.154 tonnellate di merce, con una crescita di 1.973.836 tonnellate, ovvero dell’8,8% rispetto al 2013. In particolare gli sbarchi sono stati pari a 20,4 milioni di tonnellate (+6,8%), mentre gli imbarchi ammontano a 4,0 milioni di tonnellate (+20,1%). Il numero delle navi arrivate complessivamente nell’arco dell’anno è stato pari a 3.122. Durante tutto il 2014 molto positivo è stato il traffico di merci secche (+9,4%), con 1,4 milioni di tonnellate in più rispetto all’anno scorso, e si è registrata una sostanziale stabilità nella movimentazione delle rinfuse liquide (+0,2%). Costante anche il trend positivo delle merci varie, in particolare di quelle su rotabili che sono cresciute del 54,8%, passando da 1,158 mila a 1,792 milioni di tonnellate. Tra le merci secche l’incremento in valori assoluti più significativo è per i prodotti metallurgici, in particolare coils, passati da 4,448 a 5,380 milioni, con una crescita del 21,0%. Da segnalare il forte aumento dei prodotti imbarcati, passati da 250 a 627 mila, e diretti prevalentemente in USA e nel Regno Unito. Altro aumento rilevante, pari a quasi 200 mila tonnellate, è per le derrate alimentari (+8,3%) ed è da attribuirsi agli sfarinati provenienti dall’Argentina e dagli USA. Buono anche il risultato dei prodotti agricoli passati da 1,533 a 1,727 milioni di tonnellate (+12,6%), grazie ai quantitativi di frumento (940 mila tonnellate) proveniente perlopiù da USA, Bulgaria e Canada, di granoturco (470 mila tonnellate) importato soprattutto dall’Ucraina, e di sorgo e pellet, il primo in arrivo da Ucraina e Russia, il secondo da Canada e USA.
In crescita anche i concimi passati da 1,463 a 1,544 milioni di tonnellate (+5,5%).
In calo i minerali greggi e materiali da costruzione (-3,5%) a causa della diminuzione dell’import di ghiaia per l’edilizia. In crescita le materie prime per le ceramiche (+1,9%), e in particolare argilla, feldspato, caolino e nefelina (complessivamente oltre 3,4 milioni di tonnellate).
Per quanto riguarda le rinfuse liquide, si è registrata una crescita delle derrate alimentari (+7,7%), grazie ad un consistente aumento dell’import di oli e grassi vegetali. Positivo il dato relativo ai prodotti petroliferi (+4,9%), mentre vi è un calo di quelli chimici (-15,7%)
In leggero calo il traffico container che è stato pari a 222.548 TEUs, 4.331 in meno (-1,9%) rispetto allo scorso anno. In particolare, la diminuzione è da attribuirsi interamente ai TEUs vuoti (-7,1% e pari a 4.348 TEUs), mentre per i pieni si è riscontrata una sostanziale stabilità.

Per quanto riguarda i trailer, in totale nel 2014 sono state movimentate 76.010 unità contro le 54.359 del 2013, con una crescita del 39,8%. In particolare sulla linea Ravenna-Catania sono stati movimentati 47.377 trailer rispetto ai 42.542 dello scorso anno, per la linea Ravenna-Brindisi i pezzi registrati sono stati 12.967 contro i 10.678 del 2013, mentre sulla linea della Grimaldi con la Grecia, inaugurata a gennaio, si sono contati 4.528 pezzi da/per Igoumenitsa e 9.856 da/per Patrasso. Il risultato sarebbe stato ancora migliore se la linea non fosse stata interrotta a settembre a causa dell’incidente accaduto in Grecia ad un altro traghetto Grimaldi che è stato sostituto proprio con la nave impiegata a Ravenna. La linea, tuttavia, è destinata ad essere riattivata a febbraio con l’impiego di un nuovo mezzo.
Positivo il risultato anche per il traffico di auto nuove che con 26.800 pezzi sbarcati registra un saldo positivo di 1.865 pezzi (+7,5%).
“Non posso che essere soddisfatto dell’importante risultato registrato nel 2014 – commenta il Presidente dell’Autorità Portuale di Ravenna, Galliano Di Marco – e sarebbe stato anche migliore se dicembre non fosse stato un mese, congiunturalmente, negativo. Abbiamo guadagnato un +8,8% di traffico complessivo nell’anno (che, sommato al 5% del 2013, porta ad una crescita del 14% circa negli ultimi due anni), raggiungendo il risultato migliore dal 2009, anno dal quale anche a Ravenna si sono sentiti i primi effetti di una profonda crisi economica ancora in corso. E’ un dato significativo che, ritengo, premi il lavoro fatto e tutti gli sforzi che la comunità portuale sta compiendo per non perdere rilevanti quote di traffico nonostante alcuni pesanti limiti infrastrutturali dello scalo. E’ però un dato anche sul quale dobbiamo riflettere dal momento che il 2015 sarà senza dubbio un anno molto difficile avendo il Porto, in assenza dell’avvio dei lavori del Progettone, quasi raggiunto la propria saturazione. Dobbiamo, come ho già detto in tante occasioni – ma non mi stancherò mai di ripeterlo – avviare al più presto gli interventi previsti nel Progettone. Solo grazie all’approfondimento dei fondali ed alla connessa realizzazione degli interventi di consolidamento delle reti stradale e ferroviaria a servizio del Porto, si compirà nel suo complesso quel disegno strategico portuale che metterà in sicurezza il nostro scalo e tutte le attività ad esso connesse: attualmente oltre 10.000 posti di lavoro che potranno crescere di almeno 3.000 unità, nei prossimi 5/6 anni.”

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