I porti strategici

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Trieste, Genova e Gioia Tauro sono i tre porti che la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, ha definito strategici per l\’Italia nel corso del suo intervento al 28. Meeting Giovani Imprenditori del Nordest svoltosi oggi alla Stazione Marittima del capoluogo giuliano. "Bisogna investire prioritariamente su questi scali – ha
sottolineato Serracchiani – e successivamente ragionare sulla
messa a sistema dell'Alto Adriatico con Ravenna, Venezia,
Capodistria e Fiume in un'ottica di reale competitività che
significa non sovrapporre inutilmente strategie e competenze. Al
momento – ha aggiunto – molte navi preferiscano allungare la
navigazione piuttosto che affrontare la nostra burocrazia
frammentata".

"Il problema – ha aggiunto la presidente, auspicando che
l'Agenzia delle Dogane diventi l'unico interlocutore per le navi
che attraccano in Italia – è lo stesso che hanno le imprese,
anche loro bisognose di un contatto che nella nostra regione sarà
l'Agenzia unica per gli investimenti".

La sfida culturale, come l'ha definita Serracchiani, è quindi
cambiare il sistema rimettendo in gioco anche quello che per
troppo tempo è stato considerato un consolidato intoccabile.

Quali opere affrontare per prime? Quelle di risistemazione
dell'esistente e solo successivamente pensare a creare nuove
infrastrutture. Fondamentale nel momento in cui aumentano i
bisogni e diminuiscono le risorse, ha evidenziato la presidente,
definire priorità reali e non inserire tutto in un unico
calderone, individuando cosa davvero serve, quali sono gli
obiettivi e i rispettivi mercati di interlocuzione.

Stimolata dal moderatore del meeting, il giornalista David
Parenzo, Serracchiani ha anche affrontato il tema della Banda
larga che, in Friuli Venezia Giulia, sta affrontando l'ultimo
difficile miglio.

"Senza il decreto Sblocca Italia – ha commentato la presidente –
non sarebbe stato possibile superare le ingerenze, peraltro
spesso legittime, dei singoli territori coinvolti. Ora siamo
soddisfatti delle cinque manifestazioni di interesse giunte da
importanti operatori per le Valli del Torre e del Natisone,
aspetto che fa ben sperare per quando metteremo a gara le città"

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