L\’assessore regionale all\’Istruzione, Loredana Panariti, ha partecipato, a Udine, al primo dei dieci laboratori rivolti ai giovani che fino a domani saranno i protagonisti del \’Meeting di pace nelle trincee della Grande Guerra\’. La Panariti a potuto trasmettere ai ragazzi delle scuole
secondarie, convenuti nell'auditorium delle Grazie, alcuni degli
elementi che hanno caratterizzato il primo grande conflitto
mondiale, e il rapporto delle popolazioni locali con la guerra.
Nella regione Friuli Venezia Giulia, i luoghi della memoria e i
segni lasciati dal conflitto sul territorio permettono, da un
lato di raggiungere una conoscenza più approfondita del
conflitto, e dall'altro di ragionare su un presente e un futuro
nel quale la pace si leghi strettamente con la democrazia e con
la giustizia.
Si tratta di una sfida socioeducativa tra le più significative
del nostro tempo, e la Regione intende essere uno dei centri di
elaborazione della cultura della pace nel nostro Paese.
Panariti è intervenuta dopo il saluto della città, un saluto di
pace, da parte del sindaco, Furio Honsell, per ricordare che la
regione è da secoli una terra di passaggio, ma anche luogo
d'incontro, e ha messo in evidenza come molte famiglie della
regione, a quel tempo, furono costrette a lasciare le proprie
abitazioni e il proprio territorio, perché questi erano
direttamente coinvolti nel conflitto.
"Come accade oggi, a distanza di cent'anni – ha aggiunto – per le
tante persone che stanno arrivando qui per sfuggire alla guerra
in corso nei loro paesi".
"E' importante – ha detto l'assessore – che tanti giovani da
tutta Italia sui luoghi della memoria della guerra, discutano di
pace e di diritti, e si impegnino in un percorso di cittadinanza
democratica attiva".
"Il Friuli Venezia Giulia – ha concluso la Panariti – è una
Regione che può far ragionare su questi temi, e coinvolgere i
giovani per costruire assieme un futuro di pace, capace di
tradurre nel quotidiano questo valore".