Tiene bene la domanda di oro

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E’ stato pubblicato il Gold Demand Trends Q3 2017 dal World Gold Council, l’organizzazione che su scala globale si occupa del monitoraggio del mercato dell’oro.

La domanda totale del mercato per il terzo trimestre è stata pari a 915 Tonnellate rispetto alle 973 del trimestre precedente, mentre da inizio 2017 è stata di 2.926 Tonnellate contro le 3.314 Tonnellate dei primi tre mesi del 2016.

Il 52% della domanda è stata sostenuta dall’industria dei gioielli mentre il 38% circa dal settore degli investimenti, incluse le Banche Centrali. Queste ultime hanno continuato ad acquistare anche questo trimestre spingendo la domanda totale da inizio anno a quasi 300 Tonnellate.

L’ufficio studi Confinvest F.L. è andato a fondo sui dati pubblicati rilevando alcuni punti sui quali riporre molta attenzione:
• Nonostante i volumi complessivi del comparto oro siano in diminuzione, la domanda di lingotti e monete d’oro rimane copiosa. In particolare il primo trimestre 2017 evidenzia come siano state acquistate dagli investitori 755 Tonnellate di oro in forma di lingotti e monete contro le 668 Tonnellate del 2016. Un +13%.
• Circa il 25% della domanda complessiva di oro nel mondo è stata relativa a lingotti e monete d’oro da investimento.
• Questo dato è in forte contraddizione con i volumi di oro associati agli ETF e strumenti finanziari assimilabili. Per questa categoria le tonnellate sono state in forte diminuzione, da 718 Tonnellate del primo trimestre del 2016 alle 179 del 2017.
Per il CEO di Confinvest F.L., Giacomo Andreoli, questi dati evidenziano un’enorme discrepanza tra due approcci all’investimento in oro. “Chi utilizza prodotti finanziari come ETF ed ETC è un investitore con un approccio di breve termine al mercato. Entra ed esce dall’investimento utilizzando questi strumenti, non possiede l’oro direttamente e non si cura del rischio sistemico. È unicamente attratto dai guadagni di breve termine. L’investitore in monete d’oro e lingotti invece ha un approccio dedicato al medio lungo termine. Compra perché probabilmente nutre una buona aspettativa verso un aumento dei prezzi dell’oro, ma non solo. Questa tipologia di investitore vuole possedere realmente l’asset, le monete ed i lingotti, perché vuole eliminare dal suo portafoglio qualsiasi rischio sistemico e di controparte: ha capito che l’unico modo per eliminare questo rischio è detenere in prima persona il metallo giallo”.

I dati appena pubblicati dal World Gold Council confermano questa riflessione, la domanda di oro fisico in lingotti e monete è molto meno volatile ed in costante crescita. Vale la pena ricordare che nel 2016 i risparmiatori tedeschi hanno comprato la più grande quantità di oro fisico negli ultimi 15 anni.
“Il mercato tedesco è un benchmark al quale tutti gli operatori come noi devono fare riferimento per i segnali che offre” segnala il Presidente Roberto Binetti

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