Il Porto di Monfalcone pesto nell’Authority Adriatico Orientale

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“Entro qualche mese prenderà il via la
procedura per la definizione dell’intesa con cui il porto di
Monfalcone entrerà a far parte dell’Autorità di sistema portuale
del Mare Adriatico Orientale”.

Lo ha annunciato l’assessore alle Infrastrutture del Friuli
Venezia Giulia, Graziano Pizzimenti, rispondendo in Aula ad
una specifica interpellanza sul tema proposta dal consigliere
regionale Danilo Moretti (Pd).

L’esponente dell’Esecutivo ha spiegato che, a seguito
dell’approvazione della legge collegata alla manovra di bilancio
2019, si è disposto che l’Amministrazione regionale avviasse la
procedura che porterà l’Authority al subentro anche nella
gestione delle attività del porto di Monfalcone.

“Tra queste – ha detto Pizzimenti – figurano ad esempio le
autorizzazioni per lo svolgimento delle attività commerciali e
industriali, le operazioni dei servizi portuali, nonché la
temporanea sosta di merci e materiali. A ciò si aggiungono anche
le autorizzazioni riguardanti il rilascio delle concessioni per
l’utilizzo dei beni demaniali nell’ambito portuale, i servizi di
interesse generale, le manutenzioni ordinarie delle
infrastrutture portuali e le altre attività ordinarie afferenti
il funzionamento dello scalo di Monfalcone”.

L’assessore ha ricordato che la direzione regionale
Infrastrutture sta dando corso all’iter “che dovrebbe portare,
entro breve, all’avvio delle procedure per la definizione
dell’intesa con la quale inserire il porto di Monfalcone
all’interno dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico
Orientale. In questo contesto verranno sentiti i principali enti
e soggetti pubblici interessati a vario titolo nella gestione
complessiva della realtà portuale quali, ad esempio, il Comune di
Monfalcone, la Capitaneria di porto, il Provveditorato alle opere
pubbliche, l’Azienda speciale per il Porto di Monfalcone e il
Consorzio per lo sviluppo economico del Monfalconese”.

Sotto l’aspetto economico-finanziario, Pizzimenti ha posto in
risalto il fatto che, da giugno 2018, l’Authority sta già
percependo gli introiti relativi alle tasse portuali “pari a non
meno di 3,5 milioni di euro all’anno. Contestualmente,
l’Amministrazione regionale sta continuando comunque a garantire,
senza soluzione di continuità, tutti gli interventi di
manutenzione ordinaria e di funzionamento finalizzati al
mantenimento in efficienza dell’impianto portuale monfalconese,
oltre a proseguire con le opere infrastrutturali già in corso di
realizzazione. A tal proposito la Regione ha stanziato 4 milioni
di investimenti per lo sviluppo del porto di Monfalcone in
relazione alle scelte pianificatorie strategiche nel triennio,
oltre a un costante sostegno finanziario di interventi sul porto,
non ultimo il prossimo avvio dell’escavo del canale di accesso
per un importo pari a circa 16 milioni di euro”.

Infine, Pizzimenti ha ricordato anche che la Regione, con
l’obiettivo di sviluppare il Sistema portuale regionale
integrato, ha riconosciuto puntualmente il contributo per i
traffici pari a 4 milioni di euro all’anno per il corrente
triennio finanziario. L’obiettivo è quello di sostenere lo scalo
portuale di rilevanza economica internazionale di Trieste.

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